Si chiamano quantum dots e sono nanocristalli capaci di reagire ai processi biologici. Visibili con una luce speciale o con una risonanza magnetica sono in grado di "tracciare" l'efficacia di un farmaco contro le cellule tumorali. Con tempi e costi ridotti per la sperimentazione dei nuovi anti cancro.
21 DIC - Uno dei problemi che si affrontano quando si deve approvare un nuovo farmaco antitumorale, è quello di testarne l’efficacia su modello animale. Di solito, per fare questo, i ricercatori rimuovono ed analizzano i tessuti presi dalle cavie per controllare come abbiano funzionato. Ma questo procedimento è lungo, faticoso e costoso, tanto che i test sui farmaci possono durare anche più di un decennio. Da oggi, però, alcuni ricercatori della University of Central Florida potrebbero aver sviluppato una nuova più veloce tecnica per misurare l’efficacia di un medicinale per il cancro. L’approccio, si basa sulla meccanica quantistica.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Biomaterials, spiega come sia possibile costruire una sonda capace di inviare dei segnali luminosi quando un farmaco ha effetto sulle cellule tumorali. Il dispositivo si basa su una complicata tecnologia, che sfrutta le proprietà di alcuni nanocristalli di materiale semiconduttore, chiamati “punti quantici” (o quantum dots, o ancora Qdots) per via delle loro minuscole dimensioni. Per via delle loro particolari caratteristiche questi sono capaci di reagire ad alcuni processi biologici.
I Qdots possono essere osservati a microscopio, così che i ricercatori usando una luce speciale o la risonanza magnetica possono seguire la scia di punti colorati per osservare se e quanto un farmaco ha funzionato su un animale. Anche senza prelevare tessuti, quindi evitando costosi interventi. In questo modo, inoltre, il controllo può essere fatto più volte nel tempo, senza che ci siano perdite di precisione, tanto che il tumore può essere osservato addirittura cellula a cellula.
“Tanti ricercatori negli ultimi anni hanno provato a sviluppare questa tecnica”, ha spiegato Swadeshmukul Santra, coordinatore dello studio. “Ma noi siamo stati i primi a osservare il risultato su cellule vitali. Il nostro studio rappresenta una grande svolta nella ricerca sui punti quantici, e questo strumento avrà probabilmente un grande impatto sulla nano medicina”.
Gli scienziati hanno potuto testare il metodo su un farmaco che inibisce la produzione della proteina STAT3, usato per combattere il cancro, dimostrandone il funzionamento. “Questo dimostra che le applicazioni potenziali di questa sonda sono immediate”, ha concluso Santra.
di Laura Berardi (da: quotidiano salute)
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