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sabato 3 dicembre 2011

Consumatori associati ha notificato l’atto extragiudiziale di diffida alla Società Stretto di Messina

Messina – “Silvio Berlusconi ha più volte continuato ad affermare pubblicamente che la realizzazione del Ponte sullo Stretto sarebbe avvenuta comunque, anche senza il finanziamento dello Stato, quindi ora anche lui insieme alla Società Stretto di Messina e ad Eurolink sono per noi responsabili dei danni causati dalla pubblicazione della lista delle ditte da espropriare a Messina e in Calabria”. Lo ha detto in una nota l’avvocato Ernesto Fiorillo, presidente nazionale di Consumatori Associati che, come annunciato, ha notificato un atto extragiudiziale di diffida alla Società Stretto di Messina, ad Eurolink e a Silvio Berlusconi. La lista delle attività economiche da espropriare per Consumatori Associati “non doveva essere pubblicata poiché la Società Ponte sullo Stretto non è ancora in possesso della dichiarazione di pubblica utilità che viene rilasciata dal CIPE solo dopo la firma dell’accordo di programma con gli Enti locali”.


L’illegittima pubblicazione di tale lista per l’associazione di consumatori “ha di fatto posto un vincolo di incommerciabilità sui beni. Nell’atto extragiudiziale, che è disponibile sul sito dell’associazione www.consumatoriassociati.it, – prosegue Fiorillo – viene rivolto l’invito a svolgere ogni opportuna e necessaria attività di controllo anche al C.I.P.E. – Comitato Interministeriale per la Programmazione, al Sindaco del Comune di Messina Giuseppe Buzzanca, al Presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, a Francesco Pizzetti, Garante della Privacy, al Presidente del Consiglio Mario Monti, al Sottosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà, a Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’atto è stato trasmesso anche al Presidente della Repubblica affinché verifichi se siano state violate le norme della Costituzione, sopratutto quelle relative alle proprietà private, ed adotti ogni comportamento consequenziale. Se entro quindici giorni le Società Stretto di Messina ed Eurolink non si dichiareranno disponibili al risarcimento dei danni, verranno citati in giudizio davanti al Tribunale di Messina. Forse con un dialogo preventivo, se Eurolink e la Società Ponte sullo Stretto vorranno ascoltare le legittime richieste dei cittadini, si potrà evitare quanto sta succedendo nella realizzazione della TAV in Val di Susa e tutti i gravi incidenti connessi.”

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