
La molecola, creata da Todd River che lavora presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT), si è dimostrata infatti in grado di colpire tutti e 15 i virus con i quali è stata messa a confronto in test di laboratorio su tessuti di topi ed esseri umani.
A spiegare il funzionamento di Draco è l'infettivologo Fabrizio Pregliasco: “per usare un’immagine, l’antivirale è come un sassolino buttato nell’ingranaggio del virus, che ne inchioda il funzionamento bloccandone la replicazione. La direzione verso cui stanno andando i ricercatori del MIT è assolutamente quella giusta, perché si basa su modelli sperimentali al computer che simulano gli enzimi da colpire, mirando in continuazione il bersaglio fino a centrarlo. Lo studio tuttavia è ancora in una fase che necessita di tempi di verifica per testare gli effetti collaterali. La speranza è quella di andare verso un futuro senza più raffreddore né influenza, ma il punto è capire se, come con i farmaci antinfluenzali Zanamivir e Oseltamivir, anche con Draco i virus saranno in grado di sviluppare una resistenza virale”. Italiasalute
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