Una discreta percentuale di ragazze crede che il vaccino contro l'Hpv rappresenti uno scudo per le malattie sessualmente trasmissibili. È l'allarme lanciato dai medici del Cincinnati Children's Hospital Medical Center, che hanno interpellato sull'argomento più di 300 ragazze fra i 13 e i 21 anni.
Stando ai risultati pubblicati su Archives of Pediatric & Adolescent Medicine, se la maggior parte delle adolescenti si è dichiarata consapevole della necessità di continuare a fare sesso sicuro anche dopo il vaccino, una percentuale pari al 23,6 ha confessato di sentirsi al sicuro proprio per essersi sottoposta alla profilassi.
La conseguenza è il rischio che queste ragazze facciano sesso non protetto, aumentando notevolmente il pericolo di una diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, fra cui naturalmente l'Aids. Secondo i ricercatori, quindi, “i medici devono discutere della vaccinazione contro l'Hpv con le ragazze e con le loro madri. Potrebbe essere necessario sottolineare i limiti del vaccino e in particolare il fatto che non prevenga altre malattie sessualmente trasmissibili". (Italiasalute)
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