articolo di Maria Ferdinanda Piva per Byoblu.com
Ma da quanto tempo il senatore Franco Asciutti, in quota Pdl, è fuori dal mondo? Da almeno 15 anni i pannelli solari funzionano e si moltiplicano senza più stupire nessuno; lui invece, in un intervento alla Commissione Istruzione del Senato, ha parlato in termini piuttosto dubitativi di “alcuni esperimenti recenti per ricavare energia dal sole” che “bisognerà valutare quanto a funzionamento ed oneri”. Testuale, dal resosoconto della seduta svoltasi il 14 marzo scorso!Quella del senatore Asciutti è una ineguagliabile singola perla, certo. Ma la Commissione, lo stesso giorno, ha infilato un'intera collana di perle approvando un documento dal quale – in buona sostanza - traspare la convinzione dei nostri parlamentari di saperne di più rispetto agli scienziati che studiano i cambiamenti climatici. Perché si dà il caso che gli scienziati, nella stragrandissima maggioranza dei casi, siano arciconvinti che stiamo andando a sbattere a tutta velocità contro un muro, a causa della dipendenza dai combustibili fossili (petrolio, gas, carbone) il cui uso comporta l'emissione di gas serra in atmosfera e un aumento ormai ingestibile delle temperature, con tutto ciò che ne consegue. E tuttavia la rottamazione del cappotto a favore della canottiera è decisamente il minore dei mali: il problema vero sono il cibo e i raccolti (l'agricoltura dipende dal clima), nonché lo scombussolamento planetario degli ecosistemi.
Secondo gli scienziati le energie fossili ci porteranno dunque contro il fatidico muro ed è quindi necessario dare spazio alle rinnovabili, ma i senatori italiani invece non ne sono convinti: e dunque, appunto, pensano di saperne di più. Lo si è visto durante la discussione alla Commissione Istruzione di “Orizzonte 2020”, un pacchetto di misure dell'Unione Europea relative all'innovazione scientifica, con un occhio di riguardo alla riduzione delle emissioni di gas serra.
La commissione il 14 marzo ha dato parere positivo ad “Orizzonte 2020”. Tuttavia, questo parere è costellato di dubbi relativi all'entità del riscaldamento globale e alla necessità di limitarlo. In particolare, si legge nel documento, “il parametro della temperatura media non è comunque così significativo in quanto le modifiche di temperatura associate ai cambiamenti climatici variano cospicuamente con la latitudine”.
Il video della Nasa in cima al post condensa in un'animazione di 25 secondi i cambiamenti delle temperature planetarie fra il 1880 e il 2010. Il blu è freddo, mentre il giallo e il rosso (anche intuitivamente) rappresentano il caldo. Come si può vedere, negli ultimi decenni un'inquietante colore rossastro ha conquistato il globo. Le “variazioni cospicue” dei cambiamenti climatici legate alla latitudine le vedono solo i parlamentari. Gli stessi parlamentari per i quali i pannelli solari sono “esperimenti recenti”.
Siamo in queste mani...
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