Antiossidanti? No, grazie…!:
L’utilizzo di sostanze cosiddette antiossidanti, in cui c’è presenza di vitamina C, E, e coenzima Q, non preserverebbe da malattie che coinvolgono le funzioni superiori, come la memoria, la organizzazione del pensiero.
Ad affermarlo è una ricerca condotta da Ronald Petersen, capo del Mayo Alzheimer's Disease Research Center in Rochester, Minnesota, pubblicato sugli "Archives of Neurology”.
Ad affermarlo è una ricerca condotta da Ronald Petersen, capo del Mayo Alzheimer's Disease Research Center in Rochester, Minnesota, pubblicato sugli "Archives of Neurology”.
Lo studio condotto nell’arco di 4 mesi in alcuni soggetti che regolarmente assumevano sostanze con
proprietà antiossidanti ha di fatto evidenziato che un peggioramento più rapido delle capacità mnesiche dei soggetti era presente proprio in quelle persone che avevano assunto antiossidanti, ancor più di coloro che tali sostanze non le avevano assunte e avevano preso il placebo. "Ci sono molte, troppe persone che stanno assumendo degli integratori antiossidanti senza alcuna giustificazione scientifica", ha detto Petersen.
Nello studio sono stai inclusi 78 soggetti con diagnosi di Alzheimer, di grado lieve o moderato.
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