Il medico Caterina Iofrida era finita sotto processo per una telefonata notturna nel febbraio del 2007, quando era di turno alla guardia medica “Messina Centro”: una mamma che chiamava disperata per la febbre alta. Dopo la denuncia della donna, che lamentò il mancato arrivo di un medico per un controllo a sua figlia, per la dott. Caterina Iofrida, che era di turno quella sera, venne ipotizzata l’omissione di atti d’ufficio.
Adesso, solo a distanza di cinque anni, è arrivata l’assoluzione con la formula piena, «perché il fatto non sussiste», decisa dalla prima sezione penale del tribunale presieduta dal giudice Salvatore Mastroeni. Questo perché dopo un lungo dibattimento i giudici hanno accertato che quella sera del febbraio del 2007 in quel caso specifico non sussisteva l’urgenza della visita domiciliare.
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