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giovedì 1 marzo 2012

Perino: La TAV serve a finanziare le mafie e i partiti, in vista delle prossime amministrative

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Leggete i giornali questa mattina. A parte le cronache degli scontri e le pagine da libro cuore spese su eroici carabinieri che riescono a restare impassibili di fronte a uno che dà loro della "pecorella" (con due telecamere puntate addosso), non una sola parola sui dati ufficiali a supporto della Torino - Lione. L'imperativo è: bisogna dividere gli italiani sui sintomi, non sulle cause.

Ho intervistato Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav. Tra le tante cose, ne dice una molto forte. La Tav serve a riempire le casse vuote dei partiti in vista delle elezioni. Le mazzette sono obsolete: meglio donazioni e contribuzioni spontanee dei costruttori interessati all'opera. Ferdinando Imposimato, nel libro "Corruzione ad alta velocità", mostra come nella costruzione della tratta Roma - Napoli il 90% dei quattrini siano andati a finire alla mafia e ai partiti e solo il 10% a chi ha effettivamente costruito l'opera. "L'Italcementi ha fornito cemento non in regola per riuscire a fare la cresta per poter pagare i partiti". Le campagne elettorali costano.

Per pura coincidenza, proprio in questi giorni di recrudescenza degli scontri in Val di Susa, Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Paolo Bonaiuti e il tesoriere del PDL, Rocco Crimi si sono incontrati ieri a Palazzo Grazioli per discutere delle casse vuote in vista delle prossime amministrative.


Trascrizione a cura di Maria Laura Borruso

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