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martedì 10 aprile 2012

LA MORTE DI CATERINA SICARI DI COSENZA: Morte “sospetta” al Policlinico di MESSINA, due inchieste. Il pm Falvo, che ha già chiesto il processo per falso contro il direttore sanitario dell’epoca ROSALBA RISTAGNO, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo

Cosenza - Un decesso che non convince. Caterina Sicari, sessantenne cosentina, è morta nel Policlinico di Messina, nel febbraio di tre anni fa. Il pm, Camillo Falvo, che ha già sollecitato il processo per falso nei confronti di Rosalba Ristagno, direttore sanitario della struttura siciliana all’epoca dei fatti, ha depositato una nuova richiesta istruttoria nell’ambito d’una nuova indagine per omicidio colposo. Un incidente probatorio, mediante perizia medico legale, al fine di stabilire le cause e i mezzi che determinarono il decesso della paziente calabrese che viveva da anni nella città dello Stretto. L’accertamento è finalizzato a individuare eventuali profili di responsabilità professionale nella condotta dei sanitari che ebbero in cura la paziente. La consulenza dovrà svelare se vi furono omissioni ascrivibili a negligenza, imprudenza, imperizia o violazioni di leggi della disciplina sanitaria e dell’esercizio della professione medica in rapporto di causalità con il decesso. L’udienza preliminare, davanti al gup Maria Giovanna Vermiglio, è fissata per il 19 aprile. Il direttore sanitario Ristagno è imputata «per avere falsamente attestato con una missiva indirizzata al fratello della donna deceduta che l’esame emogasanalitico sulla de cuius non era stato eseguito presso l’U.O. di Patologia Clinica del Policlinico in quanto l’apparecchiatura non era funzionante». Arcangelo Badolati - GDS

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