C'è chi è chiamato a sacrifici insopportabili, ma i privilegiati non rinunciano a nulla.
Le Regioni avranno tempo fino al 31 dicembre 2014 per organizzare gli spazi interni. Tra quasi un mese l’intramoenia allargata scadrà e senza un’ulteriore proroga si rischiava di obbligare i medici a prestare l'attività professionale privata all'interno della struttura in cui lavora, con grandissima difficoltà di evasione fiscale! Al solito, come sempre in cambio di questa ulteriore proroga ci sono altre promesse rivoluzionarie, che poi si assomigliano o sono sempre le stesse.
Entro ottobre le Regioni dovranno impegnarsi ad una ricognizione straordinaria degli spazi disponibili per la libera professione e, ove ve ne sia necessità e disponibilità di risorse, acquistare, affittare o stipulare convenzioni con altri enti pubblici per avere a disposizione altri ambulatori esterni, aziendali e multidisciplinari, per l’esercizio dell’attività istituzionale o della libera professione intramuraria ordinaria.
Le aziende dove non risultino disponibili spazi per la libera professione possono autorizzare, in via sperimentale, un programma che preveda lo svolgimento dell’intramoenia presso studi collegati all’azienda attraverso una rete informativa. Le Regioni saranno garanti dell’attività, mentre le aziende ne saranno responsabili assicurandone il corretto esercizio....
Le modalità tecniche per la realizzazione dell’infrastruttura di rete per il collegamento telematico, i cui oneri saranno a carico del titolare dello studio, saranno determinate entro il 31 luglio 2012. Ma il collegamento dovrà essere attivato entro e non oltre il 30 aprile 2013. Fino a quella data, l’attività degli studi privati già autorizzati potrà proseguire come allo stato attuale....
Insomma, tranquilli, tutto resta come prima e di proroga in proroga si continua a evadere come a Caserta dove il 100% dei medici controllati non rilasciava ricevute.
Ecco L'ARTICOLO DELLA LEGGE 120/2007 MODIFICATO CON LE NUOVE PROPOSTE (IN NERO)
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