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venerdì 18 maggio 2012

BARCELLONA PG: Concessione edilizia irregolare. Notificati tredici avvisi di garanzia. Contestato l’abuso d’ufficio. Quasi tutti tecnici e un ex maresciallo GdF

A più di due anni dall’apertura dell’inchiesta giudiziaria “Tsunami” su politica e malaffare, rispolverata dai vecchi cassetti dopo l’insediamento del Procuratore capo Salvatore De Luca, i sostituti procuratori Francesco Massara e Giorgio Nicola, hanno concluso con la notifica di 13 avvisi di garanzia l’indagine con cui si contesta il reato di abuso d’ufficio in concorso a funzionari comunali e componenti di commissione edilizia in carica nel 2005. Sono in tutto 13 le persone raggiunte da avviso di garanzia a sette anni dai fatti contestati. Sono indagati l’ex maresciallo della Guardia di finanza Santi Pino, 66 anni; il dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Barcellona, ing. Orazio Mazzeo, 61 anni; il suo predecessore ing. Gaetano Calabrò, 64 anni; il costruttore edile Giovanni Arlotta, 68 anni; il tecnico progettista e direttore dei lavori, ing. Giuseppe Settineri, 70 anni; i componenti pro tempore della commissione edilizia comunale in carica nel 2005; l’ex assessore comunale all’urbanistica Luciano Antonino Genovese, 57 anni nella qualità di presidente ed i commissari dell’epoca Carmelo Biagio Genovese, 70 anni; Antonino D’Amico, 72 anni; Vincenzo La Scala, 74 anni; Carmelo Antonino Giannetto, 59 anni; l’ex assessore comunale Amedeo Gitto, 62 anni; il dirigente sanitario Antonino Iannello, 58 anni e Franco Antonio Giunta, 44 anni. L’accusa per tutti è di abuso d’ufficio in concorso per il rilascio di una concessione edilizia la n. 58 del 28 aprile del 2005. L’inchiesta ha evidenziato una concessione edilizia, con mutamento di destinazione d’uso, per favorire - secondo l’ipotesi investigativa - l’imprenditore edile di Barcellona Giovanni Arlotta, proprietario del complesso immobiliare ubicato in via Kennedy a Pozzo di Gotto, accanto al torrente Idria e l’amministratore pro- tempore del gruppo commerciale “Fiorino snc”, (nel frattempo deceduto) che negli scantinati dell’immobile ha aperto un ipermercato. Tra gli indagati, indicato come “istigatore del reato di abuso d’ufficio”, l’ex maresciallo della Guardia di Finanza Santi Pino, all’epoca dei fatti comandante della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura.

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