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giovedì 3 maggio 2012

Cina: attivismo di base e repressione governativa

La scorsa settimana l'attivista cieco per i diritti civili Chen Guangcheng, rilasciato dalla prigione l'8 settembre 2010 e da allora agli arresti domiciliari, è riuscito a fuggire dal villaggio di Dongshigu, nella provincia di Shandong. E venerdì 27 aprile, He Peirong ("Pearl") che aveva aiutato Chen a nascondersi nell'ambasciata statunitense a Pechino, è prelevata dalla polizia nella sua casa di Nanchino.

Oltre a portare avanti la campagna per la liberazione di Chen, "Pearl" He Peirong ha cercato più volte di fargli visita mentre era agli arresti domiciliari. Pochi mesi le ho fatto una breve intervista per un progetto di ricerca intitolato Gender and Citizenship per conto dell'organizzazione IT for Change. Di seguito una sintesi della situazione.

Chi è He Peirong?

Pearl vive nella città di Nanchino, provincia di Jiangsu. Ha lavorato come insegnante di inglese fino al 2008, all'epoca del terremoto di Wenchuan, dopo il quale si è trasferita a Sichuan come volontaria per l'assistenza post-terremoto. Nei mesi successivi, le autorità locali hanno però imposto un giro di vite sui questi gruppi di soccorso organizzati direttamente dalla gente comune e sull'indagine, sempre portata avanti dai cittadini, riguardo la struttura degli edifici scolastici crollati durante il sisma. Diversi attivisti, tra cui Tan Zuoren e Huang Qi, sono stati arrestati. Pearl ha poi deciso di unirsi al altri attivisti per fornire assistenza ai prigionieri politici e alle loro famiglie. La sua prima campagna consisteva nella raccolta fondi via Twitter. E' così entrata in contatto con una rete più ampia di persone che condividevano le sue stesse idee e ha deciso di attivarsi per Chen Guangcheng.

Lo scorso settembre, dopo aver appreso che la figlia di sei anni di Chen non poteva frequentare la scuola per via degli arresti domiciliari illegali, ha esortato gli altri netizen a visitare la famiglia Chen a Dongshigu. Pearl ha cercato di entrare nel villaggio due volte, ma è stata picchiata da teppisti locali. Dopo vari tentativi falliti, ha cambiato la sua strategia organizzando campagne online mirate a sensibilizzare il mondo intero sulle condizioni di Chen. Molti netizen si sono poi spontaneamente offerti di dare una mano alla campagna per la libertà di Chen, e una delle iniziative più diffuse è stata "Free Guangcheng: Dark Glasses Portrait", creata da Hexie Farm (vedasi questo video su YouTube).

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