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martedì 9 ottobre 2012

SONIA ALFANO RICORDA DOMENICO GERACI: “UCCISO PER AVER FATTO NOMI E COGNOMI”

«Domenico Geraci, dopo aver ricevuto numerose minacce, ha infine pagato con la vita il proprio impegno antimafioso, l’aver fatto i nomi e cognomi di boss e gregari di Cosa Nostra nel suo territorio. Da candidato sindaco di Caccamo, infatti, stava tentando di scardinare i poteri economico-mafiosi che tenevano in pugno la cittadina in provincia di Palermo, conosciuta come ‘la Svizzera di Cosa Nostra’. Così, appunto, la chiamava Giovanni Falcone già negli anni ottanta. Ma quando Geraci fu assassinato non era il 1980, né il 1992. Era il 1998 e questo dimostra che il ‘silenzio’ militare della mafia può andare in deroga se i boss e i loro favoreggiatori e ispiratori politici lo ritengono necessario. Specie se si tratta di interessi economici e appalti da truccare.»

E`quanto ha dichiarato Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, ricordando Domenico Geraci, ucciso 14 anni fa. Geraci era candidato con il centro-sinistra a sindaco di Caccamo quando un commando composto da 4 killer lo assassinò sotto casa a fucilate. (nuovosoldo)

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