L’ordinanza della Corte dei Conti sullo stato delle casse del Comune di Messina finisce anche in Procura. E i magistrati non l’hanno inviata solo alla Procura della magistratura contabile regionale, ma anche a quella del Tribunale di Messina. Non è difficile ipotizzare che i magistrati di Palermo, dopo avere esaminato i documenti presentati dal commissario straordinario Luigi Croce, abbiano ravvisato ipotesi di reato e di danno erariale nella gestione delle finanze comunali. Rimangono solo 30 giorni di tempo per non far affondare, per così dire, una barca che fa acqua da tutte le parti. Diversamente, si arriverà alla dichiarazione di dissesto e per Messina si aprirà un capitolo ancora peggiore di quello attuale.
(nuovosoldo)
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