Rosario Crocetta, dopo aver incassato il sì di Lucia Borsellino e Franco Battiato, punta ad avere il via libera del procuratore aggiunto della Dda di Caltanissetta, Nicolò Marino: "Per lui ho in mente un ruolo strategico - dice il neo governatore - intendo così rafforzare e ribadire il ruolo antimafia netto della mia giunta.
Tra i nomi di donne, oltre a quello dell'ex segretaria della Cgil Mariella Maggio ("La vedrei molto bene nella mia squadra", dice Crocetta), circolano quelli di Concetta Raia e Linda Vanchieri. Raia, ex Cgil, è stata riconfermata deputato regionale ottenendo oltre 9 mila voti nel collegio di Catania, ed è la donna più votata alle regionali. Il suo nome era stato proposto dal Movimento Cinque Stelle per la carica di presidente dell'Assemblea regionale. Vanchieri è una funzionaria della Confindustria di Caltanissetta.
Crocetta comunque avverte: "A me un "governicchio" non interessa - dice a Radio24 - A me interessa un grande governo. Ho vinto, e ho vinto su una scelta ben precisa: la lotta alla mafia, la lotta allo spreco, la solidarietà per i deboli. Su questo è possibile un patto con l'Assemblea per il risanamento sociale, senza macelleria sociale? Se così non sarà, vuol dire che l'Assemblea si prenderà la responsabilità di andare alle elezioni anticipate".
Tra i "mandarini" della burocrazia regionale in queste ore è scattata una corsa senza precedenti al riposizionamento: a trovare, cioè, una sponda nel fronte vincente guidato da Rosario Crocetta. Un compito non facile, visto il cambio di vento a Palazzo d'Orleans e la pressione di chi è stato messo
cortesemente da parte e adesso ambisce a riprendere posizioni di comando nella grande nave dell'amministrazione.
Tra i primi a presentarsi nel comitato di Crocetta di via Mazzini il giorno della sua incoronazione è stato Giovanni Arnone: dirigente generale dell'Ambiente, per lui la conferma nella peggiore delle ipotesi è data per scontata.
Chi in questi giorni sta ricevendo continue telefonate da parte di alti burocrati per conoscere le intenzioni dei partiti al governo, è il dirigente esterno dell'Energia, Gianluca Galati. Negli anni scorsi è stato l'uomo chiave di Lombardo. Ma tra i due i rapporti da mesi ormai sono vicini allo zero, e non sono mancati gli scontri, sul rigassificatore di Priolo o sulla long list dei valutatori esterni. Galati adesso è molto apprezzato dall'Udc di Gianpiero D'Alia e dialoga tranquillamente con mezzo Pd. Ed è tornato ad essere centrale nelle grandi manovre.
In quota Udc c'è poi Rosolino Greco, attualmente alla Famiglia: anche per lui, come per Galati, la riconferma è in vista. In ascesa, inoltre, il borsino di Pietro Lo Monaco, capo della Protezione civile vicino all'area Lumia. Marco Salerno punta invece a rimanere al Turismo, specie con l'arrivo di Franco Battiato.
Per il resto, in questi giorni c'è un gran movimento tra i burocrati per accreditarsi col fronte dei vincenti. Crocetta ha mandato in avanscoperta a Palazzo d'Orleans il suo legale di fiducia, Stefano Polizzotto, che ha lavorato nell'ex studio Pitruzzella. L'avvocato ha voluto vedere il ragioniere generale Biagio Bossone e Patrizia Monterosso, che guida la segreteria generale. Con loro ha parlato di provvedimenti da avviare in tema di spending review, e i due si sono messi subito al lavoro, dimostrando voglia di collaborazione. Un atteggiamento molto gradito. Il problema di Crocetta sarà adesso quello di riuscire a rescindere i contratti, alcuni dei quali appena rinnovati da Lombardo fino al 2016, come avvenuto per gli esterni Monterosso e Marco Lupo. Loro e tanti altri pensano che, anche se mandati a casa, dovranno essere pagati comunque....
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