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domenica 2 dicembre 2012

Helicobacter pylori, meglio la terapia sequenziale

Per curare l'infezione da helicobacter pylori è meglio affidarsi alla terapia sequenziale piuttosto che alla “triplice” terapia. A dirlo è una revisione italiana firmata da Angelo Zullo e dai suoi colleghi del Nuovo Regina Margherita di Roma.

Il trattamento sequenziale, basato su 7 giorni di somministrazione di IPP (Inibitori di Pompa Protonica) e amoxicillina e altri 7 giorni di IPP e tetraciclina con diverse posologie, ha mostrato un'efficacia di eradicazione pari al 73,3 per cento, superiore al 63,6 per cento della terapia classica.
Il trattamento sequenziale, basato su 5 giorni di IPP e amoxicillina e altri 5 con IPP e levofloxacina, ha mostrato un'eradicazione complessiva del 95,8 per cento quando il chinolonico è stato utilizzato a 500 mg bid e del 90% alla posologia di 250 mg bid. Si tratta di numeri superiori alla terapia sequenziale standard e alla “triplice” non sequenziale.

Da ciò emerge la maggiore efficacia di levofloxacina somministrata in maniera sequenziale dopo un primo periodo di PPI + amoxicillina rispetto alla terapia classica. (Italiasalute)

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