Tra questi, il capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone, e il presidente del Consiglio nazionale degli ordini dei dottori agronomi e forestali, Andrea Sisti. Messina dunque fra le ultime in Italia in fatto di verde urbano. Le aree di “verde storico” e di “parchi ville e giardini di non comune bellezza” (cioè tutelate dal Codice dei beni culturali) rappresentano circa un terzo del verde urbano (37,1%). Le aree naturali protette caratterizzano città come L’Aquila (metà della superficie del comune), Venezia (62,5% dell’area), Pisa e Messina (più del 70% del territorio).
In 44 città sono presenti gli orti urbani, e in 58 comuni sono inclusi nel verde urbano gli orti botanici. Un piano per il verde è stato approvato da meno di un quinto dei comuni mentre il 45,7% ha adottato un regolamento.
Il censimento è stato effettuato dal 70,7% delle città (tra cui Milano, Venezia, Bologna e Palermo). Le città più verdi d’Italia sono Matera e Lodi, ma tra i grandi comuni è Cagliari che si piazza al primo posto per disponibilità di verde urbano con 39,5 mq (segue Venezia con 33,8 mq, poi Padova con 33,4 mq).
Nei grandi centri, anche in presenza di valori assoluti consistenti (a Roma per esempio i metriquadri di verde superano i 45,6 milioni, a Milano i 21,7 milioni), la media per abitante è più contenuta: 17,4 mq. (da stampalibera)
- Il cemento che divora l'ambiente
- Carnefici del territorio
- Asfalto e cemento innalzano temperatura città
- Messina città di cemento e asfalto che cede
- Messina nel sacco edilizio
Nessun commento:
Posta un commento