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sabato 17 dicembre 2011

L’Ici secondo Bagnasco, il devoto di San Equivoco

Tra le prese in giro di questi giorni la più odiosa e untuosa è quella di monsignor Bagnasco, presidente della Cei salito al soglio di un’intervista del Corriere preparata dai soliti volonterosi terzisti della verità: Cazzullo è una sicurezza da questo punto di vista, come si arguisce dallo stesso nome. E badate bene l’alto, anzi altissimo prelato non dice bugie perché si va all’inferno o forse perché persino in via Solferino sarebbero imbarazzati a reggere il gioco, ma fa molto di più: prende in giro il compunto lettore del Corriere e gli italiani in generale.



Il tema centrale è quello dell’Ici che la Chiesa non paga anche quando si tratta di attività commerciali che rendono bei denari: ebbene il monsignore nega e dici che la Chiesa paga la tassa e che semmai si accertasse che questo non avviene occorre esaminare caso per caso. Sarebbe stato facilissimo stanare la beata ipocrisia del porporato, ma capirete di fronte a tanta santità… il fatto è che una consistente maggioranza di italiani chiede che vengano eliminate le leggi che consentono alla Chiesa di non pagare, mentre Bagnasco schiva completamente il tema e parla di eventuali “elusioni”, che del resto sarebbero inutili: basta un altarino e l’albergo diventa luogo di culto, dunque esente. E’ il presidente della Cei che elude, anche se i giornali gli fanno lo sconto di domande e interviste vere.

Semmai ci sarebbe da chiedersi se tutte le proprietà della chiesa trasformate in pingui macchine da soldi, dichiarino la loro attività e non paghino anche l’Iva oltre che l’Ici, possibilità tutt’altro che remota almeno per il primo periodo di attività. Ma insomma che figura miseranda ci fanno questi pastori avidi e avari che benedicono i sacrifici, ma non ne vogliono fare nemmeno uno. Certo anche con le prese in giro oltre che che con le bugie si può andare all’inferno, ma ho come l’impressione che questi personaggi non temano molto questa disgraziata prospettiva. Tanto che alle volte viene la tentazione di mandarceli direttamente senza aspettare il giorno di giudizio. Naturalmente non più di questo, suggerimenti più forti rischiano di sfondare porte aperte. simplicissimus

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