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martedì 13 dicembre 2011

MILAZZO: Internato muore in ospedale, cinque medici indagati.

Internato dell’Opg, ricoverato con le costole fratturate, muore in ospedale. Quattro medici del nosocomio di Milazzo e il responsabile medico dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona, risultano indagati per il decesso di un internato dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona, un uomo di 54 anni, deceduto lo scorso 7 dicembre in Rianimazione, dopo il ricovero iniziato tre giorni prima nello stesso ospedale “Fogliani” di Villaggio Grazia.


Oltre ai quattro medici, con la stessa ipotesi di concorso in omicidio colposo, risulta indagato anche un dirigente medico dell’Opg, struttura questa che prestò le prime cure all’internato. Ieri di buon mattino il sostituto procuratore Fabio Sozio ha conferito l’incarico al medico legale Giuseppe Ragazzi di Catania che in tarda mattinata ha eseguito nella sala mortuaria del “Fogliani” l’autopsia sul corpo della vittima, Giovanni Ferrante, 54 anni, originario di Palermo, anche se da sempre aveva vissuto nell’Agrigentino. L’uomo deceduto nella prima mattinata di mercoledì scorso, era stato soccorso tre giorni prima, il 4 dicembre, dal medico di guardia dell’Opg “Vittorio Madia” in una cella singola del terzo reparto.

Secondo quanto si è appreso, lo stesso internato, rimasto lucido, aveva riferito al medico di guardia di essere caduto da solo e per questo manifestava dolori in varie parti del corpo. La cella singola in cui viveva si trova nelle adiacenze dell’ambulatorio medico della struttura carceraria tanto che le prime cure sarebbero state tempestive. Trattenuto in osservazione nello stesso ambulatorio, il paziente è peggiorato poche ore dopo, presentando crisi respiratorie che ne hanno determinato il trasporto all’ospedale a Milazzo. A quanto pare, dopo l’iniziale ricovero in chirurgia, Giovanni Ferrante è stato trasferito nel reparto di Rianimazione. Le condizioni generali del paziente sarebbero peggiorate a causa di una crisi respiratoria. I successivi accertamenti diagnostici evidenziavano fratture alle costole che associate a patologie pregresse avrebbero compromesso il quadro clinico. Mercoledì scorso, di primo mattino, l’improvviso decesso che ha provocato l’immediata apertura dell’inchiesta dalla parte della Procura di Barcellona. Risultano indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo i sanitari che risultano aver avuto in cura il paziente, in questo caso quattro medici del reparto di chirurgia dell’ospedale di Milazzo e il responsabile medico dell’Opg di Barcellona. I difensori degli indagati, gli avv. Tommaso Calderone, Pinuccio Calabrò, Simone Giovannetti e Francesco Ruvolo, hanno nominato due consulenti di parte, i medici legali Angiò e Perri. Ma bisognerà attendere novanta giorni per conoscere i risultati dell’autopsia, così come ha chiesto il consulente della Procura, il medico legale Giuseppe Ragazzi.

 Resta aperto il misterioso interrogativo sul perché il recluso sia giunto in ospedale con l’emitorace fratturato. Particolare la vicenda umana di Giovanni Ferrante, ristretto da anni al “Vittorio Madia”. Viveva un’esistenza grama da barbone quando è stato arrestato e poi condannato per aver commesso azioni contro il patrimonio, con estorsioni e lesioni. Ritenuto incapace di intendere e di volere, era stato inviato, per scontare la pena, all’Opg di Barcellona. Qui è stata tentata la via del progressivo reinserimento attraverso una comunità. Una strada difficile, che nel caso di Giovanni Ferrante pare non sia andata a buon fine, tanto che l’uomo è presto tornato in una cella dell’istituto di pena. Sino al tragico epilogo di mercoledì scorso. LEONARDO ORLANDO - GDS

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