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martedì 14 febbraio 2012

Pronto soccorso: al San Camillo si curano per terra

Roma. “Era la prima volta che portavo la bambina in ospedale e non immaginavo di trovare una situazione del genere, l’abbiamo portata al San Camillo. Non c’era un posto a sedere. Avevo la bimba in braccio, svenuta perché erano cinque giorni che soffriva di vomito e diarrea. Completamente disidratata. Non c’era neanche un posto in corridoio, neppure gli attacchi per le flebo”. Questo il racconto di Roberto Montacci, 47 anni, papà di una bimba di 5 anni.

“Prima ci eravamo rivolti al Bambin Gesù – continua Roberto –, ma là ci hanno detto che i piccoli venivano trasferiti al San Camillo: era tutto pieno. Quindi siamo andati direttamente al San Camillo.

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