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giovedì 15 marzo 2012

RINA e le navi militari imbottite d’amianto

Quanto amianto c’è sulle navi? Sulle navi in genere non sapremmo dire (ma ci informiamo) però sulle navi da guerra ce n’è una quantità industriale. In un rapporto riservato del RINA (Registro Italiano Navale) risulta che sulle navi da guerra, sfornate tra la fine del 1980 e buona parte degli anni ‘90 vi sono centinaia di manufatti infarciti d’amianto. Tubature e manicotti di collegamento, piastre delle cucine, raccordi, coperture metalliche, condutture, motori, etc etc. A giudicare dalla miriade di dossier archiviati dal RINA, di unità navali in queste drammatiche condizioni ce ne sono davvero tante. Cacciatorpediniere, navi d’assalto, portaeromobili, incrociatori, Fregate (nome più che appropriato). Ne prendiamo una a caso tanto per offrirvi solo un’idea. Il Cacciatorpediniere ”Luigi Durand De La Penne” della Marina Militare Italiana: 5400 tonnellate di acciaio speciale e amianto che galleggiano adorabilmente in un tutt’uno armonioso. Costruita nei Cantieri Navali di Riva Trigoso (La Spezia) è stata varata nel 1989 ed è entrata in servizio nel 1993. 377 uomini di equipaggio, a stretto contatto con l’amianto killer H24.

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