Rassegna stampa (news selezionate da staff saluteme.it) di salute e ambiente in Sicilia
domenica 5 agosto 2012
Intenzioni di voto in Sicilia
Se si votasse oggi, appena il 61% dei siciliani si recherebbe alle urne per l’elezione del nuovo Presidente della Regione e per il contestuale rinnovo dell’ARS: è uno dei dati più significativi che emerge dal Barometro Politico di agosto dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis. 4 elettori su 10 resterebbero a casa, a conferma di una crescente insofferenza verso la classe politica nel suo insieme: la fiducia dei siciliani nei partiti è crollata dal 22% del 2006 al 4% odierno. “All’indomani delle dimissioni di Raffaele Lombardo – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – il quadro delle intenzioni di voto dei siciliani appare decisamente confuso e frammentato: al dato dell’astensione dichiarata va aggiunto il numero di quanti non saprebbero per chi votare: il 28% dell’elettorato non esprime oggi una specifica intenzione di voto”.
A meno di tre mesi dalle elezioni di fine ottobre, i quattro principali partiti non hanno ancora deciso con chi allearsi, né hanno identificato un loro candidato per Palazzo d’Orleans: fattori che, accanto al numero altissimo di indecisi e potenziali astensionisti, incidono significativamente sulle stime di voto degli elettori.
In netta crescita, al 12,5%, appare l’UDC di Gianpiero D’Alia, decisivo ago della bilancia tra PD e PDL negli scenari di coalizione per la Presidenza della Regione. Pur senza candidati al momento visibili, secondo i dati dell’Istituto Demopolis, si attesterebbe al 9,5% il Movimento Cinque Stelle, che catalizza il voto di protesta.
“Il “dopo Lombardo” – commenta il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – sembra caratterizzato da uno scenario di grande frammentazione, mai registrato in passato: con nessun partito che supererebbe oggi nell’Isola il 16% nei consensi. Appena sei liste raggiungerebbero, senza accordi tecnici, la soglia richiesta del 5% necessaria per l’accesso ad un Assemblea Regionale Siciliana, che rischia di uscire dal voto di fine ottobre ancora più ingovernabile di quella uscente. Il quadro che emerge dall’indagine Demopolis appare destinato a modificarsi in modo sostanziale nelle prossime settimane, quando gli indecisi cominceranno ad orientarsi ed i principali partiti sceglieranno il loro candidato alla Presidenza della Regione, compiendo le proprie scelte in termini di alleanze e coalizioni in vista di una durissima campagna elettorale che – conclude il direttore dell’Istituto di Ricerche – appare sempre più piena di incognite per l’intera classe politica siciliana”. (da calogerolanzarone.blogspot.it)
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