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domenica 24 febbraio 2013

Alzheimer, scoperto un secondo fattore scatenante


Affinché si verifichi l'insorgenza del morbo di Alzheimer è necessario che all'accumulo anomalo di placche amiloidi si associ anche la cosiddetta iperintensità della materia bianca. A scoprirlo è uno studio del Columbia University Medical Center pubblicato su Jama Neurology.

Nel corso dello studio sono state analizzate 20 persone affette da Alzheimer, 59 colpite da un lieve declino cognitivo e 21 che costituivano il campione di controllo sano. I ricercatori hanno evidenziato come l'iperintensità della materia bianca sia un fattore ugualmente predittivo della malattia in quei pazienti affetti da lieve peggioramento cognitivo.

Dal momento che i fattori di rischio alla base del fenomeno biologico dell'iperintensità della materia bianca possono essere controllati, la scoperta fornita dallo studio potrebbe rivelarsi fondamentale nella ricerca di nuove soluzioni preventive contro il morbo di Alzheimer.

Un'altra ricerca, stavolta della University of Texas Medical School di Houston, ha segnalato l'effetto nocivo esercitato dal fumo sulla malattia. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, è stato effettuato su modello murino. Sottoposti a fumo di sigaretta per quattro mesi, un'ora al giorno per cinque giorni alla settimana, i topi – nei quali era stata precedentemente indotta una versione murina della patologia - hanno evidenziato un aumento chiaro nel cervello dei segni che caratterizzano la malattia. Nello specifico, era aumentato l'accumulo di placche beta amiloidi e il livello della proteina anomala tau, oltre a un'infiammazione cerebrale più intensa. (da italiasalute)

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