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venerdì 15 marzo 2013

Giornalisti venduti aiutarono Formigoni

La cosiddetta macchina del fango non smette di stupire gli allocchi. Le intercettazioni di Formigoni fanno emergere un meccanismo perverso di direttori venduti che con la professione di giornalista non sembra abbiano molto a che vedere. Difendono e attaccano con ricatti nei mezzi messi a disposizione dal padrone B.

Ecco cosa ci riporta la Repubblica:  Formigoni, i giornalisti di area Pdl lo aiutarono così durante la bufera

Formigoni intercettato per tre mesi dalla Procura di Milano nell’inchiesta sullo scandalo Maugeri, emerge come attentissimo alla stampa, in continuo movimento per capire come si muovono i suoi critici, capace di contattare direttori di giornali per dettare la linea in sua difesa, spacciare suoi diktat come interviste, mobilitare i vertici di Comunione e liberazione in sua difesa.


Quando il 13 aprile scorso Antonio Simone raggiunge in carcere Pierangelo Daccò, indicati entrambi come i faccendieri capaci di procurare al governatore «milioni di euro di utilità personali», Formigoni scende in campo con le corazzate per difendere la sua immagine. Il 19 aprile, con una lettera al Corriere della Sera, Carla Vites, l’ex moglie di Simone, denuncia l’ipocrisia del governatore nel rinnegare una frequentazione ventennale. E quel giorno scatta l’ora X. Alle 13, secondo le intercettazioni in mano alla Procura, Formigoni si accorda con il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti. Il presidente, al telefono con la sua segretaria personale, «chiede di ripetergli cosa aveva proposto Sallusti». La donna «dice che proponeva di fare un pezzo scritto da loro sulla moglie di Simone, e poi farle (a Formigoni) un’intervista in cui parla dell’assedio verso di lei e poi rispondere a quelle domande relative ai viaggi in modo da chiudere definitivamente la faccenda che non c’entra nulla con la vicenda politica».
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Quasi esilarante, infine, una conversazione tra il governatore e Renato Farina, l’ex giornalista condannato per essere un informatore dei Servizi segreti nel caso Abu Omar. Farina, fedelissimo di Cl, nel frattempo divenuto parlamentare del Pdl, difende a spada tratta l’amico Roberto, e critica le polemiche arrivate dalla governatrice del Lazio dello stesso partito, Renata Polverini. Nel corso della conversazione, Farina dice che «quella str... della Polverini non da dire in pubblico ma lei, cioè Angelucci (sembrerebbe il capostipite della famiglia delle cliniche private romane), tramite Melania Rizzoli (altra parlamentare Pdl), organizza sempre incontri con la Polverini a proposito di sanità e affari per cui io non lo dico, sennò sembra che... però sappilo perché se la tieni a tiro fai capire che sai le cose va bene?».

Se questi sono giornalisti e mezzi di informazione liberi e indipendenti.... 

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