Pagine

domenica 27 aprile 2014

TAC e risonanze magnetiche negate negli ospedali pubblici

Basta un giro per i reparti di Radiologia degli ospedali pubblici siciliani per scoprire che uso si fa in Sicilia delle supermacchine della diagnostica. Moloch milionari acquistati coi fondi europei o piccoli strumenti datati ma funzionanti: se va bene restano spenti 18 ore al giorno, se va male vengono dimenticati nei sottoscala o in corsia.

Solo un terzo delle oltre 140 tra Tac e Risonanze magnetiche in mano alla sanità pubblica lavorano per 24 ore al giorno (spesso per le sole urgenze... ndr).  Tutto il contrario delle stesse apparecchiature nelle mani dei privati. Quelle apparecchiature, nel privato, sono galline dalle uovo d'oro utilizzate a pieno regime che regalano ai convenzionati fatturati a sei zeri. Ma perché nel pubblico lavorano meno? Chi ci guadagna dal loro mancato utilizzo? 
 Le risposte nell'inchiesta di Giusi Spica su "Repubblica" oggi in edicola

Vedi anche:


martedì 11 febbraio 2014

Sicilia: nel mirino le gare delle Asp

Non c'è solo la gara dei pannoloni, costata l'arresto dell'ex manager dell'Asp Salvatore Cirignotta e di un imprenditore. Nel mirino della procura c'è anche un altro maxiappalto, quello sull'informatizzazione, formulato - scrivono i magistrati - da una società "amica". Ne emerge uno spaccato a tinte fosche del sistema di gestione delle forniture nell'azienda sanitaria più grande del Meridione.

Nell'ultimo anno i nuovi vertici aziendali hanno revocato ben quattro gare bandite dall'ex direttore generale, con un risparmio per le casse della Regione (e dei contrinuenti) di oltre 50 milioni di euro. Cifra che sfonda quota 200 milioni con la gara per le assicurazioni sanitarie, bandita dal Civico di Palermo e revocata a dicembre dal governatore Crocetta.

giovedì 23 gennaio 2014

La mattanza di delfini nella Baia di Taiji

Sono circa 200 i delfini attualmente sotto assedio nella baia di Taiji. I pescatori giapponesi stanno catturando gli esemplari più belli, tra cui una femmina albina, per venderli ai parchi acquatici. Quelli che resteranno saranno uccisi e la loro carne venduta. Sea Shepherd presente con le sue navi sta tenendo sotto controllo l’evolversi della situazione e informa via twitter e con gli appuntamenti in diretta sullo stato delle cose. (ecoblog)

mercoledì 22 gennaio 2014

Messina, libere le mogli dei politici coinvolte nello scandalo Formazione

Tornano liberi a Messina 7 indagati dell'inchiesta "Corsi d'oro" sulla formazione professionale. Il Tribunale ha revocato gli arresti domiciliari per Daniela D'Urso, moglie dell'ex sindaco Giuseppe Buzzanca, Chiara Schirò, moglie del deputato del Pd Francantonio Genovese, e per per Carmelo Capone, Elio Sauta, Graziella Feliciotto, Natale Lo Presti e Nicola Bartolone.  Secondo i giudici sono cessate le esigenze cautelari.

Sicilia: manager, ecco la lista dei papabili

La rosa ristretta, rispetto all'elenco di 76 candidati, comprende: Maurizio Aricò, 58 anni di Palermo; Francesco Basile, 58 anni di Catania; Giampiero Bonaccorsi, 52 anni di Catania; Salvatore Brugaletta, 56 anni di Ragusa; Antonio Candela, 48 anni Palermo; Giuseppe Capodici, 56 Siracusa; Rosario Di Lorenzo, 59 di Rosolini; Ferdinando Di Vincenzo, 63 di Catania; Salvatore Nuccio Ficarra, 58 di Mazzarino; Giovanna Fidelio, 57 anni; Francesco Floridia di Modica; Francesco Garufi, 60 di Verbania; Giuseppe Giammarco di Catania; Ida Grossi, 56 anni; Michele Gulizia, 53 anni di Catania; Renato Li Donni di Palermo; Giovanni Migliore, 52 anni di Palermo; Calogero Muscarnera, 56 anni, di Sciacca; Giuseppe Noto, 58 anni di Palermo; Guido Oliviero, 58 anni di Boves (Cuneo); Marco Restuccia, 50 di Taormina; Giacomo Sampieri, 52 anni; Ignazio Tozzo, 48 anni; Gennasio Venuti, 58 anni di Cinisi; Michele Vullo, 57 anni di Palermo; Mario Zappia, 51 anni di Bronte.

 Dell'elenco potrebbero fare parte anche Valerio Fabio Alberti, 60 anni di Padova; Corrado Betagni di Savigliano (Cuneo); Antonio D'Urso, 51 anni di Roma; Roberto Ferri, 66 anni di Tarvisio (Udine) e Pietro Grasso, 57 anni di Roma.

martedì 21 gennaio 2014

Sicilia, il parlamento più costoso d’Europa

Spesi 165 milioni di euro nel 2013 dall'Assemblea Regionale Siciliana. Contro i 68 milioni di Regione Lombardia, che ha quasi il doppio degli abitanti dell'isola. Il Piemonte si ferma a quota 62 e la Campania, che ha contenuto le uscite, è a quota 66 milioni. Ecco la lista di tutte le spese: dalle tende alla manutenzione di Palazzo Normanni, dal costo dei dipendenti in servizio a quelli in pensione. E poi le spese di rappresentanza: ogni onorevole si fa rimborsare 27 caffè al giorno!! (FQ)

Un grande Beppe Grillo in tour elettorale accusa la politica corrotta

lunedì 20 gennaio 2014

Manlio Magistri rimosso dall'Asp 5 di Messina

Il manager milazzese Manlio Magistri non è più a capo dell'Asp 5 di Messina. A prendere il provvedimento, con toni tutt'altro che teneri, è stato il presidente della Regione, Rosario Crocetta. «Abbiamo deciso di rimuovere il commissario dell'Asp di Messina perchè agiva contro le indicazioni del governo, non rispettando le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita, come se fosse il padrone della sanità. Dopo le clamorose sconfitte sancite dai pronunciamenti del Tar sui ricorsi dei comuni di Lipari e Barcellona Pozzo di Gotto sulla chiusura dei punti nascita è ora di mettere un punto: Magistri è rimosso».

sabato 11 gennaio 2014

Catania, APPALTO NU: 15 SORVEGLIANTI DELLA IPI OIKOS TRASFERITI, AVEVANO ASSUNTO I LORO FIGLI.

SUD pubblicò un mese fa l'articolo "IPI-OIKOS E I FIGLI DEI SORVEGLIANTI".

Sotto esplicita e pressante richiesta dell'amministrazione comunale, è stato finalmente emanato un ordine di servizio a firma del capo del personale, il dr. Valerio Ferlito (indagato nell'indagine sulla gestione dei rifiuti) con il quale si è disposto il comunque tardivo trasferimento dei dipendenti comunali che svolgevano sino ad oggi la mansione di "sorveglianti" della ditta che ha in appalto la gestione e lo smaltimento dei rifiuti della città di Catania, la IPI-OIKOS, che guarda caso ha tra i propri dipendenti i figli giusto giusto di questi "sorveglianti". Insomma, storia alla Totò.

 I sorveglianti trasferiti sono ben 15. Del loro trasferimento giunge notizia in tempo reale e a decidere la dislocazione dei fortunati dipendenti è stato l'ufficio del personale. Evidentemente la verifica effettuata dall'amministrazione ha sortito degli effetti ed I sorveglianti coinvolti nell'anomala incompatibilità sono stati adibiti ad altri servizi. Tuttavia è sorto l'ovvio ed inquietante dubbio che la Ipi avesse assunto i figli dei sorveglianti per ingraziarseli ed evitare pesanti sanzioni, e ciò non poteva certo passare inosservato ai responsabili dell'amministrazione in carica, con ciò allargando la base delle eventuali complicità. (Sud)..

Messina, FORMAZIONE:: UN ESPOSTO-DENUNCIA DELL’UFFICIO DEL LAVORO FA ‘TREMARE’ L’EFAL

OTTOCENTOMILA EURO DI TITOLI DI CREDITO GIA’ ACCERTATI CHE SI STANNO TRASFORMANDO IN DECRETI INGIUNTIVI VERSO LA REGIONE; MANDATI DI PAGAMENTO BLOCCATI PER MANCANZA DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA PER UN MILIONE DI EURO; PRATICHE DI CONCILIAZIONE FITTIZIE CON ALCUNI DIPENDENTI. E ANCORA UNA VOLTA, MOGLI DI ONOREVOLI NELLA DIREZIONE DEI CORSI PROFESSIONALI E AFFITTI RITENUTI GONFIATI ‘IN CASA’, CON ‘PRESTANOMI IN FAMIGLIA’.

C’E’ QUESTO E TANTO ALTRO NELL’ESPOSTO-DENUNCIA CHE L’ISPETTORATO DEL LAVORO DI MESSINA STA PER INOLTRARE ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA SUL CONTO DELL’EFAL, ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE CON SEDE IN VIA PIETRO CASTELLI 198, DA SEMPRE RICONDOTTO ALL’EX DEPUTATO MPA FORTUNATO ROMANO. L’ENTE E’ DA SEMPRE RITENUTO VICINO A CARMELO LO MONTE E A NICOLA PAPA, GIA’ NELLA DIREZIONE NAZIONALE DELL’UDC. ‘AMMONITO’ ANCHE IL CUFTI, ENTE DI FORMAZIONE DI TAORMINA, DOVE LAVORA LA MOGLIE DELL’ONOREVOLE CARMELO BRIGUGLIO, AN TRASMIGRATO NELL’UDC, AL QUALE E’ STATA RECAPITATA UNA DIFFIDA PER REGOLARIZZARE LE ANOMALIE RELATIVE AL PAGAMENTO DEI DIPENDENTI.

L’INDAGINE E’ PARTITA A SEGUITO DELLE SEGNALAZIONI NEL SETTEMBRE DEL 2012 DI ALCUNI DEI QUARANTA LAVORATORI DELL’EFAL CHE LAMENTAVANO IL MANCATO PAGAMENTO DI VARIE MENSILITA’ DI STIPENDIO TRA IL 2008 E IL 2012, UTENZE TELEFONICHE E SITO INTERNET DISATTIVATI PER MOROSITA’; SFRATTO ESECUTIVO DELLA SEDE PROVINCIALE, CONTI CORRENTI BLOCCATI PER TENTATIVI DI PIGNORAMENTO DA PARTE DEI DIPENDENTI. UNA SITUAZIONE ESPLOSIVA NON DISSIMILE DA QUELLA DI ALTRI ENTI, CHE SI E’ VIA VIA AGGRAVATA A CAUSA DEL PROCEDIMENTO DI REVOCA DELL’ACCREDITAMENTO DA PARTE DELLA REGIONE, DECRETATO NELL’APRILE SCORSO. (CENTONOVE)

sabato 4 gennaio 2014

Nunzia De Girolamo: “Stronzi, qui a Benevento comando io…”

L’Asl di Benevento era cosa loro. Del ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo e dei suoi fedelissimi. L’allora semplice deputata Pdl, che è bene chiarire subito non è indagata per i fatti che racconteremo, convocava a casa del padre i vertici dell’azienda sanitaria locale e persone di stretta fiducia.

Con loro discuteva di come orientare l’affidamento milionario per il servizio 118, di dove ubicare presidi e strutture dell’Asl, ma anche di questioni spicciole come un sequestro di mozzarelle in un negozio di un “amico di Nunzia” o di come mandare “i controlli” negli ospedali guidati da persone non gradite alla parlamentare azzurra per far capire “che un minimo di comando ce l’abbiamo”.

 Le riunioni sono state registrate di nascosto dall’ex direttore amministrativo dell’Asl Felice Pisapia (fu licenziato qualche mese dopo), e depositate nell’ambito di un’inchiesta per truffa e peculato per centinaia di migliaia di euro sottratti dalle casse dell’azienda sanitaria a favore di alcuni imprenditori, costata pochi giorni fa a Pisapia l’obbligo di dimora a Salerno. Con quegli audio Pisapia vorrebbe dimostrare di essere solo un ingranaggio del sistema.... (da FQ)

venerdì 27 dicembre 2013

Ato3 Messina, reintegro di Ruggeri, una notizia sconcertante

«La notizia appresa questa mattina dalla stampa riguardo la reintegrazione dell’e-campo di gabinetto Antonio Ruggeri presso gli uffici di Palazzo Zanca ci lascia a dir poco sconcertati». Questo il commento della segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocè in merito al ritorno dell’ex-capo d Gabinetto dell’amministrazione Buzzanca tra gli uffici di palazzo Zanca.Quella tra il sindacato e Ruggeri, come si ricorderà, è stata una battaglia combattuta suon di ricorsi e aule giudiziarie, terminata con la condanna dello stesso ex commissario liquidatore dell’Ato3 per comportamento anti sindacale. «Pur non volendo entrare nelle valutazioni espresse dalla commissione disciplinare- continua la Crocè – quello che ci lascia più perplessi è il fatto che nello stesso giorno in cui il dirigente al personale, Salvatore De Francesco, ha siglato la determina riguardate il reintegro di Ruggeri, è stata firmata un’altra determina (stavolta dal dirigente Giovanni bruno) di riorganizzazione della segretaria particolare del sindaco in cui la posizione di Ruggeri viene cristallizzata, senza che venga neanche individuata quella che sarà la sua eventuale sistemazione tra gli uffici del Comune. Di fronte ad atti amministrativi di questa natura, non ci rimane che sperare che Babbo Natale regali in dono a questa Amministrazione comunale una torcia che consenta di fare luce su una vicenda quanto mai singolare». Il sindacato non può fare a meno di ricordare il momento dell’arresto di Ruggeri a causa della liquidazione, fin troppo generosa (136 mila euro), maturata la termine del periodo di guida all’Ato. Anche in quel caso la decisione emessa dal giudice trovò fondamento nelle numerose denunce presentate dalla FP CGIL, in merito a sprechi, favori e decisioni discutibili adottate dall’ex-commissario. ... fpCgil

sabato 21 dicembre 2013

Lo scandalo della copertura assicurativa delle aziende sanitarie siciliane

PALERMO - I dubbi su quella società erano sorti fin da subito. Ed erano stati messi nero su bianco, ad esempio, dall'ex presidente dell'Ars Gianfranco Micciché. Era il 2011 e il leader di Grande Sud pubblicava, sul proprio blog, una sorta di lettera aperta indirizzata all'allora assessore alla Salute Massimo Russo. Il tema: il contratto di assicurazione stipulato dall'Asp 6 con la Amtrust Europe limited “una società inglese – scriveva Micciché – che fino al luglio 2010 si chiamava diversamente (I.g.i.) che non ha sedi in italia, che non ha alcuna struttura organizzativa, né uffici di liquidazione danni, né periti, né uffici legali”. E il mistero sulla società si infittisce quando Micciché racconta di come l'Asp “per comunicare l'aggiudizazione della copertura assicurativa” non abbia scritto all'Amtrust, bensì alla “Troust Risk Group”, una “società di brokeraggio assicurativo di Napoli – raccontava l'ex sottosegretario – che è sconosciuta all'amministrazione, che è priva dei requisiti per partecipare, non essendo una compagnia assicurativa”.

Un affidamento oscuro, insomma, quello dell'Asp di Palermo. E per di più antieconomico visto che – rispetto al precedente contratto con la Reale Mutua – la Regione avrebbe finito per pagare oltre mezzo milione di euro in più.

domenica 15 dicembre 2013

Sicilia: la regione non recupererà 50 milioni dai laboratori privati

I tantissimi laboratori d'analisi siciliani non dovranno restituire i 50 milioni di euro percepiti in più per aver applicato un tariffario non corretto.

 La vicenda dei rimborsi parte dal 2007, con il decreto Lagalla che riduce i rimborsi per i Laboratori di Analisi private, subito impugnato, e il Tar ha concesso la sospensiva cautelare. Nell’attesa della sentenza di merito Lagalla riportò in vigore il più vantaggioso tariffario per i privati.

 Nei mesi scorsi la sentenza definitiva accoglieva le ragioni alla regione Sicilia, dunque scattavano le nuove tariffe, che a giugno 2013 si sono ridotte maggiormente. Ora il il Cga ha accolto l'appello presentato da alcune decine di laboratori d'analisi e studi radiologici della Sicilia, ribaltando la decisione precedente... Da cui erano scaturite pesanti proteste e minacce.


giovedì 12 dicembre 2013

Ridotto lo stipendio dei parlamentari regionali siciliani

Approvata la norma sulla spending review che recepisce i tetti previsti dal decreto Monti per gli stipendi delle assemblee regionali. Ma gli inquilini di Sala d'Ercole si mantengono l'adeguamento Istat e salvano i portaborse per la legislatura in corso.

Fissato quindi un tetto massimo per lo stipendio dei parlamentari a 11.100 euro lordi in luogo degli attuali 16.000.

Il leader dei Forconi in Jaguar

Video esclusivo di Fanpage che immortala Danilo Calvani, l’agricoltore pontino cinquantunenne assurto a leader del movimento dei Forconi, mentre sale su una Jaguar dopo il suo comizio a Genova. Scortato da cinque uomini, a una persona che gli chiede di chi è l’auto, Calvani risponde: “Non è mia, io non ce l’ho. E’ sua”. E indica un uomo al posto di guida della Jaguar.

Non importa a chi è intestata. Un rappresentate di un movimento che denuncia sprechi e privilegi, mentre agricoltori muoiono di fame, non può poi ostentare lusso sfrenato. E' come chi inveisce contro i politici, a comando. Predica umiltà, moderazione,  non paga nemmeno la mensa e il ticket sanitario per reddito e poi lo vedi andare in SUV alla sua villetta.

E' fin troppo evidente la presa in giro, è chiara la matrice dei forconi. E qualche politico attempato, che ci ha guidati fino al burrone, non lo incontra per non alimentare le polemiche...