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mercoledì 2 maggio 2012

In Germania si è spento il sole

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Qualche anno fa, quando i risultati del fotovoltaico italiano erano considerati insoddisfacenti, si guardava al modello tedesco come esempio virtuoso. Seppure la latitudine poneva la Germania in svantaggio, il solare era diventato un settore forte dell’economia tedesca.
Le imprese tedesche dominavano il settore del fotovoltaico anche in Europa, grazie ai sussidi di Berlino. Ma lo sviluppo del mercato ha spalancato le porte alla concorrenza asiatica e la crisi è arrivata rapida come l'improvviso sviluppo.

Fino a poco tempo fa Q-Cells era un’impresa all'avanguardia. Per un po’ questa società è stata la più grande fabbrica di pannelli solari del mondo. Anche in piena tempesta finanziaria Q-Cells era considerata un’impresa con un buon margine di guadagno e un valido investimento. Intorno al suo sito di produzione a Bitterfeld-Wolfen, in una ex regione mineraria della Sassonia-Anhalt, che si è sviluppata la “Solar Valley” (Sonnental in tedesco), chiamata così in riferimento alla Silicon Valley californiana.

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