Di contro intendono esprimere il loro più vivo disappunto per l’evidente contraddizione che tale provvedimento dell’Amministrazione assume rispetto alla non proprio felice ubicazione dei luoghi, ma soprattutto rispetto al totale immobilismo e all’assoluta indifferenza istituzionale, che per decenni tutte le Amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno avuto nell’annosa vicenda della mancata copertura del torrente Bisconte – Catarratti.
Posto che il fine (certamente lodevole) di Palazzo Zanca sia stato sicuramente quello di aver voluto dare una “casa” dignitosa a chi si spende giornalmente nel territorio per garantire la pubblica sicurezza – proseguono i due esponenti centristi - come si fa a non pensare che un simile provvedimento non abbia assunto i contorni di un autentico sberleffo verso chi, come le migliaia di residenti di Bisconte e Catarratti, attende invano da decenni un’infrastruttura fondamentale per la propria vivibilità e sicurezza?
Tuttavia, Gioveni e Cicciotto – che più volte (anche distintamente) sono intervenuti in passato sia per evidenziare le criticità legate alla presenza di un torrente, che pregiudica pesantemente le condizioni igienico-sanitarie dei residenti, sia per sollecitare Palazzo Zanca a riprendere con forza l’iter politico e tecnico-amministrativo volto a portare a compimento un’opera quasi sempre più ormai da “libro dei sogni” – auspicano adesso che la presenza di queste autorevoli associazioni, in un territorio da sempre abbandonato al suo destino, possano imprimere la giusta spinta propulsiva verso tutte quelle istituzioni che risultano coinvolte più o meno direttamente nella realizzazione della tanto attesa copertura del torrente Bisconte – Catarratti. (nuovosoldo)
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