(Adnkronos) – “Riaprire le procedure per il Ponte sullo Stretto di Messina e’ uno schiaffo all’Italia onesta”. Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “Ieri abbiamo appreso dalle parole del sottosegretario Polillo che il governo non ha i soldi per le bonifiche di aree dove l’inquinamento compromette la salute dei cittadini mentre oggi apprendiamo dai giornali che il ministro dell’Ambiente Clini avrebbe riattivato le procedure per il Ponte sullo Stretto di Messina, che, tradotto, significa buttare 8,5 miliardi di euro per soddisfare le lobby del cemento mentre il paese cade a pezzi a causa del dissesto idrogeologico e non ci sono fondi per il trasporto pubblico e per bonificare i territori devastati dall’inquinamento”.
“Con gli 8,5 miliardi di euro del Ponte sullo Stretto si potrebbero realizzare 90 km di metropolitana o 621 Km di rete tranviaria, acquistare 3.273 tram e 23.000 autobus ecologici rivoluzionando il trasporto pubblico nelle nostre citta’ e affrontare finalmente il problema dei pendolari che vivono una situazione drammatica – continua il leader ecologista -. Si potrebbe attivare un vero e proprio piano nazionale per il trasporto pubblico che consentirebbe di salvare i posti di lavoro messi in pericolo dalla crisi del settore automobilistico e dalle minacce della Fiat di lasciare l’Italia”. “In questi giorni si e’ fatto un gran parlare di un possibile Monti-bis. Per quello che sta accadendo bisognerebbe parlare di un Lobby-bis. Non c’e’ altra definizione per definire i l’azione di questo governo ed in quella del ministro Passera con i suoi provvedimenti sulle trivelle selvagge del ministro Passera o quella del ministro ‘contro’ l’Ambiente Clini che, tralasciando la gestione della vicenda Ilva, si dichiara pro Ogm, Pro nucleare e che oggi, a quanto apprendiamo dai giornali ha riaperto le procedure per il rilascio della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) per il Ponte sullo Stretto di Messina. Ma Clini e Passera a chi rispondono?”. (da nuovosoldo.it)
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