PALERMO – Nel libro paga della Regione Sicilia, in qualità di esperti, figurerebbero anche un trombettista e un suonatore di piano bar. Il particolare emerge dall’inchiesta aperta dalla Corte dei Conti per verificare la legittimità e l’opportunità delle consulenze affidate dalle Regione. I magistrati contabili, rivela il Giornale di Sicilia, stanno passando al setaccio tutti gli incarichi assegnati dal governo guidato da Raffaele Lombardo dal 2008 ad oggi.
La spesa maturata nei primi mesi di quest’anno, sommata ai soldi già spesi porta il budget impegnato dalla Regione in consulenze, nel periodo della attuale legislatura a circa 9 milioni e 100 mila euro. Soldi utilizzati per pagare un esercito di circa 800 esperti che hanno lavorato negli assessorati. Tra le figure messe sotto contratto c’erano dunque anche i due musicisti.
L’INCHIESTA – Da qualche giorno gli assessori e i dirigenti dei dipartimenti sono stati invitati dalla procura della Corte dei Conti a fornire i documenti sull’attività svolta dai consulenti. I tecnici della Regione spiegano che «le consulenze sono previste sia da leggi statali che da norme in vigore in Sicilia. E il budget destinato a questi incarichi è stanziato annualmente nel bilancio». La Corte dei Conti però vuole vederci chiaro. E stabilire se davvero c’era bisogno di questi esperti e se il lavoro svolto è coerente con il mandato ricevuto e fissato nei contratti. Dall’inizio della legislatura erano stati spesi oltre 5 milioni e mezzo. Altri due milioni sono stati spesi nel 2010 e 900 mila euro nel 2011. Le cifre più consistenti sono state impiegate per i consulenti che si occupano degli interventi di ricostruzione nelle zone del Messinese colpite dall’alluvione nel 2009. (Enricodigiacomo)
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