Palermo – Una scrittura privata con cui, alla vigilia delle elezioni, la Regione in crisi finanziaria spalanca la cassa: fuori 83 milioni destinati al socio privato di Sicilia e-Servizi, l’azienda che gestisce i progetti informatici nell’amministrazione. Il riconoscimento di un pesantissimo debito che, malgrado le perplessità dell’ex assessore all’Economia, di dirigenti regionali e amministratori della società, è stato fatto a ottobre dall’ex capo dipartimento Bilancio Biagio Bossone. Su indicazione data dall’allora governatore Raffaele Lombardo, quando quest’ultimo era già dimissionario.
La storia di Sicilia e-servizi, una gallina dalle uova d’oro nel ricco pollaio delle spa regionali, ha già fornito capitoli memorabili: dalle tariffe fino a mille euro al giorno con cui venivano pagati i tecnici forniti “in affitto” dal socio privato all’immissione in organico di una sfilza di amici e parenti di politici. E ora quella storia si allunga con un accordo di otto pagine, più quattro allegati. Con questo documento, rimasto riservato e non approvato dalla Corte dei conti, la Regione chiude in pratica la partita con Sicilia e-servizi venture, il socio di minoranza che in realtà mette insieme due imprese: la Accenture e la Engineering.
Fonte: La Repubblica.it
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