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martedì 5 febbraio 2013

Nuove perquisizioni all'Asp di Palermo. L'inchiesta si allarga

Nuovo giro di perquisizioni all'Azienda sanitaria di Palermo. I carabinieri della sezione di polizia giudiziaria hanno setacciato e sequestrato faldoni di carte in diversi uffici dell'Asp 6 e si sono portati via anche i computer utilizzati dall'ex commissario Salvatore Cirignotta. Si sono presentati sia nella sede di via Cusmano che in via Gaetano La Loggia, dove si trova il Provveditorato che si occupa delle gare d'appalto. Ed ancora, a Villa delle Ginestre e e a casa del direttore della struttura che ospita il centro di riabilitazione. Finora sotto inchiesta è finito soltanto Cirignotta, ma presto l'elenco degli indagati potrebbe allargarsi.  (Altre perquisizioni all'Asp di Palermo. La bufera Cirignotta si allarga)




Nulla trapela sul fronte investigativo. A cominciare dalle dichiarazioni dei due funzionari che stanno aiutando i magistrati a fare chiarezza. Uno di loro, mercoledì scorso, all'uscita dell'ufficio, è stato minacciato. L'uomo che lo ha avvicinato avrebbe fatto riferimenti precisi all'appalto. Le indagini si sono così spostate da Palermo a Roma dove ha sede una multinazionale che ha partecipato alla gara. È stata perquisita la casa romana di Cirignotta che nella Capitale ha lavorato per anni. E a Roma lavorerebbe un personaggio entrato nelle indagini. (da Live Sicilia)

Preoccupati altri Dirigenti e Direttori Generali amici di Cirignotta. In questi giorni molti incontri e messaggi portati di persona. Conversazioni con i telefonini banditi. Bandi milionari bloccati e correzioni in corsa...

Intanto la Giunta di Governo siciliana, dopo lo scandalo che ha coinvolto l’Asp di Palermo, denunciato dal Presidente Crocetta e dall’assessore alla Salute Borsellino, delibera di istituire una commissione ispettiva di controllo per la verifica di qualunque appalto per qualsiasi importo, affidato nell’ultimo anno dalle aziende sanitarie. Il motivo – chiariscono il Presidente Crocetta e l’assessore Borsellino – è quello di verificare che tutte le direttive di legalità siano state rispettate.

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