Il vero buco dello stato italiano è provocato dalle partecipate dagli enti locali (organismi privati che di privato hanno solo la gestione scandalosa).
“Le participate sono il vero cancro degli enti locali, un passato di cui non ci si riesce a liberare, con incarichi e consulenze dai compensi fuori mercato che non hanno prodotto niente”. E’ l’affondo di Tommaso Cottone, procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della giustizia contabile al quale ha partecipato anche il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino e della sezione Campania Fiorenzo Santoro.
Nella sua relazione Cottone si sofferma sul fenomeno partecipate ricordando che su scala nazionale in oltre 5mila organismi privati, partecipati dagli enti locali, l’indebitamento è valutato intorno ai 34 miliardi di euro con fenomeni di cattiva gestione che si sono concretizzate “in assunzioni di massa illegittime e clientelari; in consulenze inutili; in sprechi per acquisti di forniture inutili e a prezzi fuori mercato”.
In Campania “il fenomeno ha proporzioni assai vaste e ha prodotto danni ingentissimi al patrimonio regionale e degli Enti locali”. (da: FQ)
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