Crocetta ha dichiarato che non si faranno tagli alla sanità e che si stanno rivedendo “soluzioni produttive per la formazione”. “Salvaguardiamo i posti di lavoro, pensiamo ad una serie di aiuti anche per le imprese, tra cui l’istituzione dei Trinacria Bond - ha aggiunto il governatore -. Taglieremo solo sulle partecipate inutili che verranno raggruppate e su una serie di spese inutili dei vari assessorati”.
Questo il calendario: dopo il vertice di maggioranza e la riunione di Giunta, Crocetta darà il via alla nuova versione del bilancio di previsione per il 2013 e alla legge di stabilità; i due documenti subito dopo dovrebbero essere depositati in commissione Finanze dell’Ars e alle Commissioni di merito. Alle 15 di ieri il governatore ha incontrato una delegazione di precari che ha protestato animatamente contestando la proroga dei contratti ottenuta dal governo fino a luglio. “Sono disposto a chiedere la stabilizzazione – ha detto Crocetta - ma la Sicilia verrebbe commissariata e i comuni resteranno senza una lira in bilancio.
Parlare di stabilizzazione dei precari in questo momento significa violare una legge nazionale e pertanto bloccare e danneggiare il settore invece di sostenerlo. Poi dovrete assumervi la responsabilità di quanto chiedete”. Crocetta ha ribadito che il governo regionale chiederà all’esecutivo nazionale una proroga al 31 dicembre in attesa che si formi un nuovo esecutivo per ridiscutere l’intero assetto del precariato in Sicilia.
“Faremo la manovra attraverso l’utilizzo produttivo di una parte del precariato risparmiando sulle esternalizzazioni di alcuni servizi e dunque tutti i precari avranno confermato il monte ore - ha detto Crocetta -. Abbiamo trovato copertura finanziaria anche per i forestali”. (Quotidiano di Sicilia)
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