La Stampa | «Non può essere una campagna di sensibilizzazione a risolvere il problema, i femminicidi sono solo l’iceberg, la violenza contro le donne è molto più ampia». È la stessa richiesta che fanno i centri antiviolenza da anni, inascoltati, e che i finanziamenti siano costanti per quelle strutture che accolgono le donne che scappano da un legame violento e che può facilmente ucciderle. Lo hanno ribadito lo scorso 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, uniti nella Convenzione No More, sottoposta al governo, «per richiamare le istituzioni alla loro responsabilità e agli atti dovuti, per ricordare che tra le priorità dell’agenda politica, la protezione della vita e della libertà delle donne non può essere dimenticata e disattesa». |
Rassegna stampa (news selezionate da staff saluteme.it) di salute e ambiente in Sicilia
martedì 9 aprile 2013
La difficile vita dei centri antiviolenza
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