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lunedì 21 novembre 2011

Ebola, scoperti nuovi anticorpi

Allo studio un nuovo anticorpo che contrasta l'infezione di una variante dell'ebola, il virus Sudan. La scoperta, riportata su Nature Structural and Molecular Biology, rivela l'efficacia di un anticorpo messo a punto da Erica Ollmann Saphire dello Scripps Research Institute di La Jolla, negli Stati Uniti.



L'anticorpo in questione riduce la libertà di movimento di una proteina dell'involucro del virus, diminuendone di conseguenza la capacità di penetrazione cellulare. Si tratta dello stesso meccanismo utilizzato per un altro anticorpo, che neutralizza un'altra variante del virus, l'Ebola-Zaire. Un gruppo di ricercatori dell'Università dello Iowa, negli Stati Uniti, ha scoperto invece una proteina recettoriale che facilita l'infezione dei virus Ebola e Marburg, quest'ultimo responsabile di una febbre emorragica spesso fatale.

Lo studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, è riuscito anche ad individuare un anticorpo che si lega alla proteina bloccando di fatto l'accesso all'organismo da parte dei due virus. La proteina, chiamata Tim-1, è presente nelle cellule epiteliali del nostro organismo, e in particolare nelle mucose delle vie respiratorie e degli occhi, le porte d'accesso dei virus, e svolge un ruolo di ausilio nei confronti degli agenti patogeni, consentendo ad Ebola e Marburg di infettare i tessuti.

Nel contempo, però, gli scienziati hanno messo a punto un anticorpo, denominato Ard5, che pare in grado di fermare entrambe le infezioni. Ora il compito non facile per i ricercatori sarà di realizzare una versione dell'anticorpo adatta all'organismo umano e che mantenga lo stesso livello di efficacia. Italiasalute

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