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giovedì 29 dicembre 2011

La Sicilia salva la doppia indennità dei deputati

Gli assessori, che ricoprivano anche la carica di deputati all’interno del parlamento dell’Isola, rischiavano di vedersi ridurre la mensilità, dagli attuali 14 mila a 4 mila euro. L’Assemblea della regione Sicilia ha infatti respinto l’emendamento che chiedeva la riduzione ad una sola indennità. La casta politica siciliana è riuscita a preservarsi uno stipendio d’oro, che in tempi di recessione, potrebbe essere considerato un’offesa per tutti coloro che economicamente non arrivano alla fine del mese. Certi comportamenti non sono più accettabili, la votazione segreta ha inoltre permesso di celare per l’ennesima volta gli atteggiamenti massonici dei politici siciliani.



sarebbe questo l’esempio morale che la politica elargisce ai cittadini? Come sarà possibile chiedere sacrifici al popolo, se poi sono gli stessi governanti a cercare (e trovare) il modo per “evadere”? Stesso discorso vale per la politica nazionale. Quando dimezzeranno il numero di parlamentari? Quando daranno un taglio netto a tutti i vari privilegi? Attraverso questa condotta “spregiudicata”, la classe politica finirà per convincerci tutti che la crisi economica non esiste e la recessione solo una bufala per ingrassare le banche. Se deve essere “sacrificio”, allora dovrà essere collettivo, quindi chi governa dovrà dare necessariamente il buon esempio. Altrimenti si rischia davvero lo scontro sociale.

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