Pagine

sabato 18 febbraio 2012

Il Paese delle tangenti prospera contando sull'impunità

Da Nord a Sud, un mese di corruzione ai raggi x. Tra quanti sono stati presi con le mani nel sacco anche un maresciallo dei carabinieri: chiedeva mille euro a un automobilista. Raro il patteggiamento degli imputati: chi va a processo preferisce piuttosto puntare sulla prescrizione

UNO pensa: si sa, i politici rubano. Ma basta un mese di "radiografia" del settore delle mazzette per riscoprire, se a qualcuno fosse sfuggito, che viviamo in un Paese dove dilaga il tangentaro della porta accanto.

Infermieri che vendono la lista d'attesa e tecnici che "mangiano" sui controlli, amministratori delegati e consiglieri comunali, tanti s'arrangiano. Ed è bastato un solo mese, anzi proprio quest'ultimo mese di arresti e indagini sulla corruzione spicciola e alta, per avere, a vent'anni esatti da Tangentopoli, il senso dell'Italia per la mazzetta.

Si comincia, e non si può diversamente, da Milano. Per cento euro viene arrestato il 24 gennaio un tecnico comunale. Ha 54 anni e andava in giro per i negozi, tranquillo e autorevole, ad annunciare che le insegne non erano "in regola", che guaio, ma chi le ha fatte? Però con una cifretta ci si poteva accordare, così fan tutti, e lui lo sa bene, visto che solo un mese prima, un suo collega, Gianluca Carta, era incappato in un investigatore, dopo aver chiesto la tangente nel quadrilatero della Moda, in via Spiga, alla boutique Blu Marine.

Ma a lui non capiterà, va in periferia: e come poteva immaginare che fossero carabinieri i due grassottelli della Prima Sezione che lo aspettano in una povera pasticceria? Dieci giorni dopo, a Palermo, è però un maresciallo dei carabinieri, stazione di Olivuzza, ad andarci di mezzo. I suoi colleghi lo beccano mentre intasca una mazzetta di mille euro, glieli dà un grafico pubblicitario, coinvolto in un incidente, che si è sentito rivolgere un'offerta di "aiuto" dal militare per taroccare gli atti. Inchiesta di PIERO COLAPRICO su Repubblica

Nessun commento:

Posta un commento