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lunedì 11 giugno 2012

Cina: 'suicidio forzato' per dissidente incarcerato per 22 anni da Piazza Tian'anmen

Li Wangyang, prigioniero politico che ha trascorso gran parte della sua vita in carcere, è stato trovato morto lo scorso venerdì 6 giugno, dopo essere stato intervistato dai media stranieri sul massacro di Piazza Tian'anmen del 4 giugno 1989 e sulla vita dei prigionieri politici in Cina.

Li Wangyang era stato rilasciato il 5 maggio 2011, dopo 22 anni trascorsi in carcere, ormai cieco e sordo a causa delle torture ricevute. Operaio attivista, aveva partecipato al movimento democratico studentesco del 1989 in qualità di leader della lega operaia indipendente della città di Shaoyang.

Era stato arrestato dopo il massacro di Piazza Tian'amen e mandato in carcere per 11 anni con l’accusa di sovversione dello Stato. Aveva iniziato lo sciopero della fame in carcere e per questo torturato; le guardie carcerarie gli avevano strappato i denti per costringerlo a mangiare. Rilasciato per un breve periodo nel 2000, nel 2001 era stato rimandato in carcere per dieci anni, stavolta con l’accusa di incitamento alla sovversione del potere statale. ...

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