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lunedì 20 agosto 2012

IDV: Ciucci è andato oltre il suo mandato, si dimetta o sia rimosso

“A seguito delle affermazioni apparse oggi sul ‘Fatto Quotidiano’ in riferimento all’attivita’ della “Societa’ Ponte sullo Stretto di Messina”, ritengo opportuno convocare, alla ripresa dei lavori parlamentari, un’audizione di Pietro Ciucci nella commissione Lavori Pubblici del Senato da me presieduta.

 In quella sede l’a.d. della societa’ avra’ modo di rispondere dettagliatamente ai rilievi e alle critiche contenute nell’articolo e gia’ esposte in una recentissima interpellanza”. Lo afferma Luigi Grillo, presidente della commissione Infrastrutture del Senato, secondo il quale “sul Ponte, purtroppo, continua ad essere alimentata una falsa informazione che, da sempre, trascura l’originale progetto finanziario, la cui realizzazione e’ impostata sul coinvolgimento dei capitali privati. I provvedimenti assunti dal Governo Monti, su precisa indicazione del ministro Passera (defiscalizzazione e project bond), nonche’ la determinazione, gia’ assunta, che ha comportato l’allungamento della concessione – aggiunge Grillo – sono ancora oggi ignorati da chi, invece, avrebbe il dovere di fornire ai cittadini gli elementi necessari per una giusta e corretta valutazione di questa opera strategica”. 

Ponte Stretto. Ciucci è andato oltre il suo mandato, si dimetta o sia rimosso.

“Il dottor Ciucci avrà parecchie cose da spiegare quando verrà in Senato per essere ascoltato in commissione Lavori pubblici. Dovrà chiarire molto sul suo nebuloso operato come amministratore delegato della Societa’ Ponte sullo Stretto di Messina, dovrà rispondere ai rilievi che l’Italia dei Valori, assieme a Pd, Udc e Api, ha mosso nell’interrogazione presentata ai ministri delle Infrastrutture e dell’economia”. Lo dichiara il senatore Gianpiero De Toni, capogruppo IdV in commissione Lavori Pubblici, che aggiunge: “Dietro la sua ossessione per il ponte, infrastruttura faraonica, non necessaria, dai costi assurdi e dannosa per l’ambiente, si nascondono interessi che vanno ben al di là dell’utilità dell’opera e su cui è doveroso fare luce. Ciucci deve spiegare perché ha voluto continuare l’iter per la costruzione del ponte anche in totale assenza di qualsiasi speranza di poterlo realizzare in tempi prevedibili, deve chiarire perché e per favorire chi è andato ben oltre il suo mandato, assegnando lavori senza avere la necessaria copertura economica con grave danno delle finanze pubbliche e con il grave sospetto di aver alterato i bilanci delle Società Stretto di Messina e Anas. Se, come credo, non sarà in grado di farlo – conclude De Toni – si dimetta o sia il governo a rimuoverlo dagli incarichi ricoperti”. (Nuovosoldo)

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