Eccoli i volti nuovi della politica, quelli destinati a purificare il marciume. Prende anche le forme di un giovanotto, Luca Sammartino, dentista e figlio di Nuccia Sciacca, direttore sanitario del Centro oncologico catanese Humanitas che si presenta alle elezioni siciliane con l’Udc, una formazione notoriamente aliena da qualsiasi traccia di malcostume. Ma alle volte capita anche a lei di esagerare, diciamo così per esuberanza.
Accade dunque che una signora, Rosa Oliva, operata da qualche tempo di tumore va alla clinica Humanitas (l’acca iniziale è probabilmente messa perché non ci sia nessuna confusione con umanità) per fare gli esami di controllo e dio sa quanta angustia si provi e quanta ansia nel conoscere il responso. Aspetta dalla clinica che arrivi il risultato degli esami e infatti qualche giorno giorno dopo, arriva la telefonata: ma non è per avvisare che le analisi sono pronte, bensì una chiamata da parte del “professore” per deprimere la signora con una “proposta” elettorale. Si comincia col dire che oggi la medicina fa miracoli il che naturalmente suona come una sorta di rituale consolatorio in vista di brutte notizie. Poi si dice che la clinica è assolutamente attrezzata per far fronte a qualsiasi evenienza, mettendo le basi per un non esplicito, ma ugualmente drammatico ricatto sulla tempestività delle eventuali cure. Infine viene il clou: “Pertanto, visto che è una nostra paziente il “professore” la invita a votare per l’onorevole Sammartino”.
Proprio lui il dentista, anzi odontoiatra di 27 anni che mammà direttore sanitario cerca di sostenere anche nella carriera politica, non facendosi scrupolo di mettere in angoscia nemmeno i malati di tumore e di esercitare una ignobile pressione psicologica per far votare il rampollo. Naturalmente non è stata solo Rosa a ricevere le telefonate, ne sono partite migliaia, solo che la signora Oliva non si fa ricattare facilmente: in passato come dirigente della Fisac-Cgil, aveva denunciato le commistioni fra la criminalità organizzata e la gestione delle esattorie siciliane senza timore di mettersi contro Nino e Ignazio Salvo, i boss noti come “gli esattori della mafia” o a smascherare le spartizioni e le consulenze d’oro della Sogesi che negli anni Ottanta rilevò la gestione delle esattorie.
Rosa Oliva si arrabbia e vuole spiegazioni per questa violazione della privacy che al contempo una carognata da ogni punto di vista, politica e umana. Ma dopo giorni e giorni di attesa la fanno parlare con un dirigente che le spiega che sì “la clinica ha un candidato” utile nei rapporti con le pubbliche amministrazioni (e possiamo immaginare cosa voglia dire) e termina: “Forse abbiamo commesso un piccolo abuso, ma nulla di più”. Già piccolo abuso, del quale comunque ci si è guardati bene dallo scusarsi: quel dirigente deve trattarsi di un uomo integerrimo e tutto di un pezzo, sappiamo anche di quale materia. Ma tipi simili non mancano: la stessa cosa è successo con le mail elettorali sempre orientate all’Udc , mandate dall’Università agli studenti. Uomini tutti di un pezzo di quella cosa lì che ovviamente trovano un referente in un partito a loro immagine e somiglianza.
Naturalmente Luca Sammartino, dopo che la cosa è esplosa sul web ha fatto sapere che le telefonate sono state fatte a sua insaputa. E te pareva… ”Ho appreso con stupore che sarebbe stato utilizzato impropriamente il nome di Humanitas Centro Catanese di Oncologia di Catania per sostenere la mia candidatura. In particolare alcuni pazienti sarebbero stati chiamati nelle ultime ore per ottenere interesse nei miei confronti. Ci tengo a precisare che Humanitas in nessun modo e a nessun titolo mi rappresenta. Se queste telefonate sono state fatte, sono a titolo assolutamente privato, e mi scuso con l’ospedale”. Certo è un po’ strano non sapere nulla, ma affermare con assoluta certezza che le telefonate siano state fatte a titolo personale, però si sa che la logica non è il forte dei candidati Udc. E da chi? Da mammà utilizzando il tempo e il personale del centro oncologico? Da una fidanzata infermiera? Dal “professore”? In ogni caso al dentista non è venuto nemmeno in mente di scusarsi direttamente con la signora, come avrebbe avuto il dovere di fare.
Ma naturalmente siamo completamente solidali con Sammartino: che durante le elezioni, a tua insaputa, ti facciano passare per una carogna che cerca di sfruttare persino la paura del cancro, non dev’essere una bella cosa. Sono certo però che il giovane candidato saprà superare lo choc: l’ipocrisia oggi fa miracoli e Sammartino credo sia attrezzato per ogni evenienza.
Quello che purtroppo io non sono attrezzato a superare è la’ria infetta di questa politica, i cui scalini scendono sempre in basso. (simplicissimus)
Nessun commento:
Posta un commento