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domenica 17 febbraio 2013

Violenze sessuali all'Archimede di Messina


MESSINA – Due studenti di 16 anni del Liceo Scientifico “Archimede” sono stati arrestati a Messina per violenza sessuale nei confronti di una compagna di classe che avrebbero palpeggiato ripetutamente. L’accaduto, avvenuto nel cortile del Liceo Scientifico “Archimede” durante la ricreazione, è stato ripreso da una telecamera che militari dell’Arma avevano fatto istallare dopo la denuncia presentata dai genitori della ragazzina. Ai due sedicenni sono stati concessi gli arresti domiciliari. Le indagini erano state avviate dopo la denuncia dei genitori della ragazzina che a casa ha raccontato di essere stata presa di mira dai due compagni di scuola, che in classe la invitavano pressantemente a spogliarsi e a togliersi la maglietta. La vittima era stata poi insultata su Facebook, sui profili del social network visitati dalla gran parte degli studenti dell’istituto scolastico.

I genitori della ragazzina sono quindi intervenuti per proteggere la figlia presentando una dettagliata denuncia ai carabinieri di Messina. Dopo la denuncia dei genitori della giovane i carabinieri di Messina in borghese hanno assistito all'ennesimo atto di violenza nei confronti della ragazza nel cortile dell'istituto, dove i due sedicenni dopo il  rifiuto della loro compagna hanno tentato di spogliarla. Pare che la scena sia stata anche ripresa da una videocamera.  La scena è avvenuta nel cortile dell’istituto dove i ragazzi si riuniscono durante la ricreazione: i due sedicenni dopo l’ennesimo rifiuto della loro compagna hanno tentato di spogliarla e l’hanno palpeggiata ripetutamente. Il filmato è stato acquisito negli atti dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Messina e il Gip ha emesso un’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari per violenza sessuale.
Ma la Preside minimizza «Non posso dire niente, la vicenda è delicata, ci rimettiamo alle decisioni degli organi inquirenti, da parte nostra abbiamo il dovere di tutelare la vittima e di aspettare che i fatti si chiariscano, prima di assumere provvedimenti disciplinari». Questo il commento della preside del liceo scientifico Archimede, Maria Flavia Scavello. «Assicuriamo un controllo costante ma a volte nè la scuola né la famiglia riescono a incidere sui comportamenti, su ciò che accade nel mondo dei social network». Eppure era stata informata avvertita.

Nessuno ha visto niente? - L'interrogativo nasce spontaneo, come può essere che una ragazza sia costretta a tali ripetute torture senza che nessuno si accorga di nulla e presti aiuto? I compagni di classe e di scuola, i professori, i bidelli, la preside, ecc...  

La preside fa la garantista e dichiara "Assicuriamo un controllo costante, ma a volte, nè la scuola nè la famiglia riescono a incidere sui comportamenti, su ciò che accade nel mondo dei social network". Se questi sono i fatti, non c'è stato alcun controllo e dopo gli arresti c'è ben poco da attendere per i provvedimenti disciplinare. Sembra che la Preside abbia più a cuore il garantismo per i bulli che per la vittima.

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