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domenica 17 marzo 2013

Bimbo morto avvelenato da cioccolatini vendetta contro la famiglia il movente. Gli inquirenti puntano su un sospettato

AGRIGENTO - È un giallo degno di Agatha Christie quello avvenuto a Naro, paese di ottomila anime nell'agrigentino.

Il piccolo Sebastian Lupescu, 5 anni, è morto dopo aver ingerito del veleno contenuto in alcuni cioccolatini, lasciati in una busta, con una bottiglia di vino e delle arance, davanti la porta di casa. A nulla è valso il ricorso ai medici dell'ospedale “Papardo” di Messina, dall'altra parte dell'Isola, mentre invece si sono salvati i suoi due fratelli, di 7 e 10 anni, che avevano ingerito anche loro il veleno ma che sono già stati dimessi e ora sono ospitati in casa di parenti.

Un mistero che adesso tocca risolvere agli specialisti del Ris di Messina, che analizzeranno eventuali tracce di dna lasciate nella confezione dei cioccolatini letali che sono stati aperti, imbottiti di veleno, e richiusi. L'inchiesta per omicidio e lesioni gravi, condotta dai carabinieri di Licata, coordinati dall'aggiunto Ignazio Fonso e dal sostituto Andrea Maggioni, vira sui canonici “360 gradi” mentre è stato categoricamente escluso il movente razzista, notizia che era cominciata a circolare, la cui eco è giunta fino in Romania, paese d'origine della famiglia Lupescu. (da: Il Messaggero)

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