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sabato 28 settembre 2013

Crocetta al bivio

L'assessore all'Economia Bianchi lascia il governo al quale il partito ha tolto il sostegno. Il governatore appare ora isolato. Crocetta deve scegliere: accettare le condizioni dei democratici o trovare appoggi esterni. E persino la "base" del PD lo chiede a gran voce!

 Nessuno, tra i deputati regionali, ha voglia di tornare a casa e la sfiducia infatti non scatterà. Il vertici del Pd vorrebbero creare le condizioni per il ristagno, approveranno solo ciò che gli interessa e piace... E' la solita politica degli interessi personali, contro le innovazioni che Crocetta proseguiva ad attuare.

Il vero rivoluzionario è il governatore che i siciliani hanno votato e il Pd ha già rinnegato. Ma persino gli elettori del PD, che si aspettavano coerenza sono in tumulto, e il Megafono aumenta l'interesse. E il Pd in parte lo teme.

La sinistra è sempre più divisa in mille rivoli, ogni leader ha quattro gatti che lo seguono, più per i favori che per il bene comune.

Il Pd assomiglia sempre più al Pdl, gli indagati restano, i dirigenti sospettati di avere rapporti con la mafia come Crisafulli continuano a comandare. Il Pd non ispira più nessuna fiducia non è solo questione di "moda". 

Il sistema non offre vie di sbocco e M5S diventa sempre più un'alternativa attraente, seppure insopportabile per un popolo veramente democratico.

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