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La pillola del cinque giorni dopo è arrivata dunque in Italia. E' più efficace della pillola del giorno dopo (ma è più cara) e, soprattutto, è efficace più a lungo. Questo non significa che si può aspettare per prenderla, prima la si prende e meglio è, come quell'altra, ma può essere presa per più giorni, fino a cinque, ed è più efficace anche nel secondo e nel terzo.
Se non si trova un medico, né un ospedale disposto a prescriverla il sabato, il lunedì non sarà, come per il levonorgestrel, un'assunzione veramente tardiva ma un gesto ancora utile.
Altre differenze. Il levonorgestrel, la pillola del giorno dopo, non crea problemi in caso di gravidanza in corso, per l'ulipristal non esistono prove certe della sua dannosità, ma neanche del contrario.
Sono tante le cose che non bisogna fare quando si è incinta. Ma questa volta l'AIFA, l'Agenzia del farmaco, si uniforma a quanto richiesto dal sottosegretario Roccella, e raccomanda l'esecuzione di un dosaggio della betaHCG per la somministrazione del farmaco.
Anche la TAC, è sconsigliata, per esempio, in gravidanza, ma non ci risulta che i radiologi chiedano un test di gravidanza con un dosaggio della Beta HCG. Sono tante le cose in cui i medici chiedono ai pazienti e gli credono sulla parola, al massimo scrivendo in cartella "nega", e sono spesso cose fondamentali.
Nega allergie, nega malattie veneree. Vuol dire me lo ha detto, io non lo so, non lo posso sapere. Però somministro il farmaco, la deontologia mi autorizza. Così come il digiuno preoperatorio, "ha mangiato? ha bevuto?".
Il paziente nega, lo si addormenta, e magari se ha mentito rischia di morire. Da noi no. Il nostro è l'unico paese, su 24 europei e gli Stati Uniti, che chiede al medico di vedere la risposta del test di gravidanza.
Di più. Nessuna legge dice al medico come deve fare un accertamento, e l'anamnesi (interrogare un paziente) è uno dei modi. Nei foglietti illustrativi, di solito c'è scritto non somministrare in gravidanza, qualcosa di più con farmaci a somministrazione cronica, che si assumono in modo prolungato, ma non c'è mica scritto come devi fare a non farlo.
Solo in questo caso la domanda "quando ha avuto l'ultima mestruazione? era come al solito?" per somministrare un'unica dose di un farmaco, non vale più. Viene sottratta ai medici la loro prerogativa di decidere insieme al paziente cosa fare e come farlo.
Sotto tutela non solo le donne, quindi, e questo ci era chiaro da un pezzo, ma anche i professionisti della sanità, da tutelare, nel caso si dovessero sbagliare. Le donne, si sa, non sono affidabili, e nemmeno i medici, quando si mettono dalla loro parte.
Ma se negli altri paesi non è richiesto il test di gravidanza, possibile che siano tutti Stati canaglia?
Intanto comunque arriva in farmacia, le donne con disponibilità economica si ricordino che è più efficace del levonorgestrel anche nelle prime 24 ore. E i medici possono ricordare che un dosaggio delle beta hcg si può eseguire anche in ambulatorio, sulle urine, e il medico lo può certificare, trattenendo i reagenti utilizzati e copia del referto.
Caso mai arrivassero le guardie della rivoluzione.
Lisa Canitano
Presidente Associazione Vita di Donna Onlus
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