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venerdì 16 dicembre 2011

Pericolo acqua inquinata, sindaco vieta l'utilizzo dei pozzi privati - Corriere della Sera

PALERMO - Su Palermo si abbatte l’incubo dell’acqua inquinata e il sindaco, Diego Cammarata, vieta l’utilizzo di acque provenienti da pozzi privati «che non siano state preventivamente sottoposte a controlli dai soggetti pubblici da parte dell’Arpa Sicilia o dell’Amap». Questa quindi la decisione del primo cittadino che, su proposta del dirigente dell’assessorato all’Ambiente Attitilio Carioti e dello stesso assessore Michele Pergolizzi, ha deciso di emettere un’ordinanza «per evitare rischi per la salute dei cittadini». Ad attirare l’attenzione sulla vicenda che interessa ovviamente migliaia di palermitani l’allarme lanciato da Antonella Monastra, consigliere comunale di «Un’altra storia».



«A seguito di accertamenti ambientali nell’ambito dei lavori della chiusura dell’anello ferroviario di Palermo e del raddoppio della tratta ferroviaria Palermo-Carini», ha detto la Monastra, «sono stati riscontrati nella acque sotterranee concentrazioni di alcune sostanze alogene volatili, usate nella produzione di plastiche, diluenti, solventi e colle. Sono molto nocive in quanto cancerogene». Le zone interessate sono: Ospedale Civico, Policlinico, incrocio tracciato con fiume Oreto e Politeama. Secondo Cammarata «è prevedibile che la presenza di queste sostanze sia attribuibile a scarichi illegali nella rete fognaria per i quali si sta avviando un controllo».

Dall’Amap, l'azienda municipalizzata che gestisce la rete idrica del capoluogo siciliano, spiegano, attraverso il direttore generale Guido Catalano, che «per quanto riguarda i pozzi gestiti dall’azienda e che sono molto lontani dal centro non c’è alcuna traccia di inquinanti». Circostanza quest’ultima confermata dallo stesso Cammarata: «L’acqua immessa nella rete idrica cittadina dall’Amap è – assicura - assolutamente potabile».

Fonte Italpress

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