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domenica 11 dicembre 2011

UNIVERSITA’ DI MESSINA. LA CGIL E LA FLC SUL COMUNICATO DEL SENATO ACCADEMICO: LESIVO DEI FONDAMENTALI DIRITTI DI LIBERTA’ MINACCIARE I RICORRENTI DI AZIONI LEGALI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

La CGIL e la FLC, la categoria che segue il settore scuola università e ricerca, interviengono a margine del comunicato del Senato Accademico relativo al ricorso presentato nei giorni scorsi da 120 dipendenti, tra docenti e rappresentanti del corpo amministrativo dell’Università di Messina, al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, contro l’Ateneo e il rettore Francesco Tomasello, per alcune norme inserite nell’ultimo Statuto adottato, che prevedono una “seconda” proroga del mandato per il rettore. “Non è la prima volta che il Rettore reagisce, con argomenti discutibili e toni decisamente sopra le righe, a democratiche manifestazioni di dissenso o addirittura per stigmatizzare ricorsi giurisdizionali. Riteniamo però sorprendente che un intero Senato Accademico si pronunci sul ricorso al Ministro non solo riservandosi ‘di valutare eventuali azioni legali (a tutela degli organi accademici)’ ma addirittura ‘ i provvedimenti disciplinari previsti dalle norme dell’autonomia universitaria’.



La CGIL e la FLC, la categoria che segue il settore scuola università e ricerca, interviengono a margine del comunicato del Senato Accademico relativo al ricorso presentato nei giorni scorsi da 120 dipendenti, tra docenti e rappresentanti del corpo amministrativo dell’Università di Messina, al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, contro l’Ateneo e il rettore Francesco Tomasello, per alcune norme inserite nell’ultimo Statuto adottato, che prevedono una “seconda” proroga del mandato per il rettore.“Tentare di intimorire chi ricorre e coloro che manifestano dissenso è già di per sé cosa inaccettabile, a maggior ragione se consideriamo l’Istituzione rappresentata e il fatto che i provvedimenti contestati producono l’effetto di allungare artificiosamente il mandato del Rettore in carica. Ci chiediamo anche se sia opportuno da parte del Senato perseguire “la tutela degli organi accademici” sostenendo chi, coinvolto in diverse inchieste giudiziarie e nonostante due sospensioni dalla carica, critica aspramente chi ricorre all’Autorità giudiziaria per tutelare un proprio diritto.

La cosa che stride di più resta l’annuncio di sanzioni disciplinari per quanti esprimono, mediante legittimi strumenti di ricorso gerarchico, la propria libertà di pensiero e di espressione, che ricorda le peggiori forme di regime autoritario che di certo non possono essere utilizzabili all’interno di un ateneo dell’Italia repubblicana. Le importanti scadenze che attendono l’Ateneo di Messina richiedono, invece, che si instauri al suo interno un clima più sereno, e non di “caccia alle streghe”. La CGIL e la FLC auspicano che il grave momento di austerità e di sacrificio che il paese sta attraversando richiami ogni cittadino, ma soprattutto chi rappresenta le istituzioni di questo paese, a guardare oltre il proprio particolare ed affrontare ogni questione con la prospettiva di chi deve mirare all’interesse generale. Il tutto senza avere ancora esaminato gli atti e sulla base di notizie giornalistiche che hanno addirittura costituito gli ‘atti’ sui quali, non capiamo se su incarico o spontaneamente, sarebbero state formulate delle valutazioni legali.”

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