Pagine

mercoledì 11 gennaio 2012

“Tentare la fortuna” è per molti una vera droga

Non si tratta di case da gioco, né di bische clandestine ma di piccole abitudini quotidiane che trasformano una persona in un soggetto dipendente dal gioco, da quella voglia di tentare il colpo grosso, la fortuna. Questo fenomeno sta assumendo delle proporzioni piuttosto preoccupanti, dati epidemiologici riferiscono di percentuali elevatissime 4 italiani su 10 si dedicano al gioco almeno una volta in un anno e circa due milioni sono soggetti a rischio di una dipendenza patologica. Le occasioni ormai sono a portata di mano, basta entrare in un bar e trovare poker online, le slot-machine, bingo e gratta e vinci.

Un gruppo di ricercatori ha studiato i dati dell'Italian Popolution Survey on Alcohol and other Drugs, raccolti sulla popolazione dai 15 ai 64 anni, assieme a quelli provenienti dal database European School Survey Project on Alcohol and other Drugs che sondavano anche abitudini che riguardavano le scommesse e il gioco d’azzardo. Sono risultati 17 milioni di italiani di età compresa tra i 15 e i 64 anni coloro che hanno speso soldi per il gioco nell’ultimo anno. I soggetti a maggior rischio sono apparsi i giovani maschi.

Lo studio ha anche messo in luce un certo cambiamento dei costumi e culturale, infatti la vecchia schedina del totocalcio è diventata meno attraente e viene giocata solo dal 6.5% della popolazione italiana. Le abitudini di gioco che vanno per la maggiore sono i “gratta e vinci”, le scommesse sportive, i video-poker e il poker texano. I luoghi preferiti risultano essere bar e tabacchi ed è in forte crescita il gioco on-line. La tipologia del giocatore che è emersa dallo studio è un soggetto giovane, maschio, con una scolarità bassa, grande consumatore di alcool, fumo di sigaretta e farmaci benzodiazepinici.

Nessun commento:

Posta un commento