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martedì 10 gennaio 2012

Tumore prostata, non sicura l’utilità dei controlli annuali

Che il Test Psa sia inutile per i troppi falsi positivi è stato detto in tutti i modi. Le evidenze scientifiche dimostrano in modo inconfutabile la totale inaffidabilità del test. Ormai possiamo definire consolidata e certa l'inutilità, semmai sarebbe da studiare la persistenza della prescrizione di un esame inservibile e da cancellare dalle prestazioni rimborsate dal SSN.

 Notiamo infatti come in quasi la totalità dei siti si abbondi con i "sembra", "probabilmente", "sorprendenti", "non sicura l'utilità", ecc. Sotto si riporta quanto pubblicato da Vita di donna, ma simili post con titoloni dubitativi sono stati pubblicati da altri siti web come Medicina live o Quotidiano sanità.

Tumore alla prostata, sembra che l’esame del retto e il test Psa, accertamenti diagnostici a cui si sottopongono annualmente gli uomini over 50 anni, siano non utili perché in realtà non salvano le vite.

A rivelarlo è uno studio della Washington University School of Medicine. I dati, pubblicati sul Journal of the National Cancer Institute, indicano i motivi di questa conclusione, vediamoli.

Analizzando i dati relativi ad un periodo di 10-13 anni, di circa 76 mila uomini con età compresa tra i 55 e i 70 anni, i ricercatori hanno individuato il 12% di casi di tumore in più negli uomini che si sottopongono annualmente agli esami, rispetto a quelli che invece hanno effettuato le verifiche diagnostiche solo alla comparsa dei primi sintomi.

Il motivo quindi dell’inutilità risiederebbe, secondo Gerald Andriole, coordinatrice dello studio, nel fatto che “la grande maggioranza dei tumori che abbiamo trovato sono a crescita lenta e difficilmente sono mortali”.

Infatti la differenza di mortalità tra i due gruppi oggetto dello studio non è particolarmente significativa.

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