Il governo incassa la fiducia sull’incandidabilità dei condannati che sarà applicato, in caso di conferma anche al Senato, soltanto dal 2018 e non dalle prossime elezioni.
Se l’articolo diventerà legge, le persone condannate con sentenza passata in giudicato a più di 2 anni per i reati gravi come mafia e terrorismo e per quelli contro la Pubblica Amministrazione o coloro che hanno subito condanne sempre in via definitiva per tutti gli altri reati per i quali sono previste pene superiori nel massimo a tre anni, non potranno essere elette né al Parlamento nazionale, né a quello europeo, né potranno ricoprire incarichi di governo.
Potevano sforzarsi almeno di prevedere l'esclusione da tutte le cariche pubbliche, compresa l'amministrazione di Comuni, Province e Regione, ma da qualche parte devono lasciarli continuare a rubare...
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