
IL LEONE – È entusiasta Leo Morabito, il sub che è riuscito a riportare alla luce il leone di bronzo.«A me piace il mare – racconta – e amo andare a pesca. Mentre ero in acqua ho notato qualcosa di strano e quindi, incuriosito, mi sono avvicinato e sono riuscito a tirare fuori questa meravigliosa opera d’arte».
BRONZI DI RIACE – Di sicuro se le ipotesi ufficiosamente avanzate dagli esperti fossero confermate si tratterebbe di un ritrovamento di eccezionale valore. La prima ipotesi è che i reperti ritrovati appartenessero al carico di una nave affondata proprio davanti alle coste calabresi. Il luogo ed il periodo di quest’ultimo rinvenimento, avvenuto proprio pochi giorni dopo l’anniversario dei 40 anni dalla scoperta dei Bronzi di Riace, il 16 agosto 1972, fa sperare che ci si trovi di fronte ad una nuova ed eccezionale scoperta. Sul ritrovamento in serata è intervenuto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, il quale ha ricordato che «il mare che bagna le coste calabresi continua a regalarci altri importantissimi e preziosi reperti». Filippo Rosace
Ma la gente del luogo si chiede come possa essere possibile che a distanza di ben 40 anni ci siano altri ritrovamenti vicino al sito dei famosi Bronzi, cosa e come hanno cercato ulteriori reperti in quegli anni. Questi ritrovamenti avvalorano le voci di altri reperti spariti, prima e dopo la scoperta dei bronzi di Riace. Così come tutti ormai dicono: Mariottini Stefano non è il vero scopritore delle statue, ma informato dai dei ragazzi (veri autori della scoperta). Mariottini fu solo l'autore di sopralluoghi e denuncia alla soprintendenza.
Dalla scoperta dei Bronzi di Riace c'è una lunga storia, piena di sorprese che affiorano e testimoniano la gestione poco valida del soprintendente di Reggio Calabria di allora, a cui faceva capo Lattanzi.
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